Colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi nella notte contro il maglificio di Libera ricavato nella villa confiscata al boss Graziano a Quindici, nel vallo di Lauro.
Due gli obiettivi simbolici presi di mira dai fucili di ignoti, che hanno fatto fuoco contro la villa danneggiando il cartello apposto all’ingresso ed il portone blindato.
Un atto intimidatorio che dimostra, ancora una volta, quanto sia forte la presenza della camorra sul territorio e, al contempo, quanto necessario sia l’impegno per la legalità, ad un giorno dall’apertura ufficiale delle attività del Maglificio Cento Quindici Passi, il primo bene della provincia di Avellino confiscato alle mafie e restituito alla collettività per finalità sociali.
Un episodio increscioso che rialza l’attenzione degli investigatori nel vallo di Lauro. Il locale commissariato di polizia ha avviato le indagini.
Domani a tagliare il nastro alle ore 16.30 ci sarà Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, l’associazione che da oltre vent’anni si impegna per favorire il riutilizzo sociale dei beni confiscati, la quale, oltre al prefetto di Avellino Carlo Sessa e ai rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali, invita tutta la cittadinanza a partecipare all’inaugurazione per dare un segnale forte di mobilitazione contro la camorra.