Attacco di An Nasiriyah, medaglia al valore al Caporale Grilletto

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Sant’Angelo dei Lombardi – Al 1° Caporale Maggiore Giuseppe Grilletto attualmente in servizio presso il 232° reggimento trasmissioni di Avellino è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito per l’eroico comportamento tenuto nel 2004 nell’Operazione “Antica Babilonia”, allorquando venne ferito da schegge di mortaio ad An Nasiriyah. Il caporale maggiore Grilletto, residente a S. Angelo dei Lombardi, partì per la missione Antica Babilonia in Iraq con il reggimento lagunari “serenissima” di Venezia. Il 13 maggio 2004 con il suo reparto arriva  ad An Nasiriyah. Successivamente il 16 maggio mentre era in una postazione nella base di libeccio fu colpito con alcuni commilitoni da una bomba da mortaio (in quella esplosione perse la vita il caporale maggiore Matteo Vanzan). Nella stessa notte fu operato nell’ospedale da campo a Tallil e la mattina seguente ritornò in Italia per il successivo ricovero al Policlinico Militare del Celio a Roma, dove nei primi 15 giorni fu in rianimazione. Solo dopo due anni di convalescenza è ritornato ad indossare la divisa al 232° reggimento trasmissioni Avellino (ente militare più vicino alla sua residenza). Con decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 286 del 10-12-2007, al Caporale Giuseppe Grilletto, nato il 6 marzo 1980 a Lamezia Terme (Catanzaro), è stata concessa un medaglia di bronzo al valore dell’Esercito, con la conseguente motivazione: “giovane volontario di elevatissimo spessore morale e di eccellenti capacità professionali, comandato in missione a supporto della pace in terra irachena nell’ambito dell’operazione ‘Antica Babilonia’, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con autentica passione, serietà di intenti e assoluta consapevolezza del proprio compito, operando in un ambiente reso particolarmente difficile e rischioso da una diffusa instabilità. Impegnato in un’attività di vigilanza presso la base italiana ‘Libeccio’, dislocata nella periferia sud di An Nasiriyah, presidio di vitale importanza per il controllo della città, nel corso di un reiterato vile attacco ostile condotto dalle milizie locali con armi a tiro curvo, veniva investito dalle schegge di un colpo di mortaio esploso all’interno della base. Malgrado il dolore e le serie ferite, rifiutava le prime cure indirizzando i compagni a soccorrere un altro commilitone, colpito in maniera più grave. Ammirevole figura di soldato che, per il coraggio, l’altissimo senso del dovere, la forte motivazione e lo spirito di sacrificio evidenziati, ha contribuito concretamente a dare lustro e prestigio alla forza armata ed al Paese in un contesto internazionale.

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