Atripalda – Prc, Caputo: “Consulenze, intervenga la Corte dei Conti”

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Atripalda – Programma integrato di intervento relativo all’area “ex Siderderivati” di via Roma: il Prc attacca. “Dopo l’approvazione della scorsa estate – afferma Luigi Caputodel progetto per la ristrutturazione urbanistica dell’area in questione e le critiche (sfociate anche in alcune opposizioni formali al provvedimento) suscitate dalla decisione della Giunta stessa di sostituirsi al Consiglio deliberando su una materia che sarebbe stata di competenza di quest’ultimo, la successiva bocciatura della delibera da parte della Provincia, insieme alla logica e alla correttezza, avrebbe voluto che si sancisse la conclusione della vicenda ammettendo l’impossibilità di intervenire senza una variante al P.R.G. L’amministrazione comunale – continua Caputo – è invece andata avanti in modo pervicace rivolgendosi alla Regione. La recente decisione di chiedere un parere legale (delibera di G.C. n. 24 del 4/2/2006), giustificata con il riferimento alla difformità di orientamenti espressi da Provincia e Regione, significa determinare un ulteriore aggravio per le finanze municipali e quindi per la collettività, alimentare il già robusto filone degli incarichi esterni, sostituirsi completamente al ruolo del privato. A questo si aggiunge la natura del tutto indeterminata nel quantum dell’incarico da espletare, dalla mancata richiesta di parere al responsabile del I° settore, dall’interpretazione molto ‘libera’, con cui il collegio dei revisori dei conti ha motivato il proprio parere favorevole al provvedimento, delle restrizioni imposte agli enti locali dall’ultima legge finanziaria in materia di incarichi esterni e consulenze. Ciò che più colpisce è però il riferimento, nel dispositivo della delibera della Giunta, all’autonomia costituzionale degli enti locali, che questa Amministrazione non ha mai dimostrato di tenere in gran conto svilendo quelli che dovrebbero essere i protagonisti naturali dell’autonomia stessa: il Consiglio e gli strumenti di partecipazione dei cittadini. Alla luce di tutti gli elementi finora emersi – conclude – ritengo che sussistano i presupposti affinché la Corte dei Conti, nell’esercitare il proprio controllo previsto dalla legge, sanzioni il comportamento posto in atto dall’A.C. di Atripalda con la delibera di Giunta n.24 del 2006”.

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