Atripalda – Moschella (Udeur): “Una piazza che non piace a nessuno”

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Atripalda – La nuova agorà atripaldese, da poco fruibile agli abitanti della Città del Sabato, comincia a suscitare le prime polemiche. “Una piazza che non piace proprio a nessuno – la definisce Emilo Moschella – sta rovinando le notti degli atripaldesi”. Caos, scarsa viabilità e tempi infiniti starebbero, secondo Morchella, caratterizzando quello che doveva essere il fiore all’occhiello della comunità della cittadina del Sabato. “Sin dai primi giorni si è capito che il parcheggio selvaggio sarebbe stato uno dei più grandi ostacoli per quanto riguarda la funzionalità del centro del paese. Una situazione che è andata peggiorando con il passare dei giorni e con la consapevolezza che la lingua di strada che collega via Manfredi a via Melfi è troppo stretta e scomoda per favorire un passaggio fluido delle automobili”, continua Moschella. Per quanto riguarda l’area pedonale, invece l’udeurrino rileva “la carenza di arredamento urbanistico e la perdita del “calore” che la vecchia piazza Umberto I era in grado di offrire ai propri residenti. Ci troviamo, adesso, di fronte ad un grande piazzale, freddo, senza confini e, parallelamente, abbiamo ottenuto l’effetto contrario di quanto richiesto dai cittadini”. Secondo Morchella non ci sarebbe più raccoglimento nella nuova piazza e, pertanto, sarebbe scemata anche la voglia di incontrarsi e discutere nel cuore del paese. Ancora: “Non c’è ancora la fontana che pure è presente nel progetto iniziale. Eppure questa amministrazione comunale si era tanto sforzata per lanciare proclami sulla data della fine dei lavori e della consegna. Prima l’estate, poi settembre con San Sabino, infine l’anno nuovo”. E ribadisce: “Noi del circolo locale dell’Udeur eravamo scettici sul nuovo progetto, sin dal primo minuto della sua presentazione. In sede di discussione anche consiliare, avevamo proposto una serie di modifiche che non sono state neanche prese in considerazione. Su tutte, una nuova disposizione del monumento dei caduti nei pressi del palazzo recentemente costruito in piazza, con la sistemazione della nuova fontana nei pressi della dogana. Ma, così come sono stati ultimati i lavori, c’è poco da fare e da dire”. E agli atripaldesi non resterebbe che “adeguarsi a quanto ottenuto, con la spada di Damocle del mercato infrasettimanale. Che succederà, infatti, quando le bancarelle del giovedì verranno spostate nella nuova struttura al centro del paese?”.

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