Atripalda – Max Gazzè, Paola Turci e Marina Rei, il trio, di comune accordo, sbarca ad Atripalda (lunedì 17 settembre) in occasione dei festeggiamenti in onore di San Sabino, patrono della città. I tre artisti romani eseguiranno insieme dal vivo i rispettivi repertori con la riproposizione dei brani vestiti di nuovi arrangiamenti. Si scambieranno canzoni e ruoli, saranno sempre insieme sul palco a reinventare i tre repertori, composti da decine di canzoni ormai diventate dei classici della musica italiana. Max presterà al concerto il suo piglio istrionico, la sua ironia stralunata e la sua inventiva come bassista; la sua verve sarà mitigata dalla voce calda e sensuale di Paola, dalla purezza della sua chitarra e dall’eleganza della sua presenza scenica, mentre la carica aggressiva delle percussioni di Marina e la sua voce penetrante daranno al concerto ancora più passione. Max, Marina e Paola collaborano insieme da molti anni, la loro è una lunga storia in primo luogo d’amicizia oltre che di stima. Il divertimento, il piacere dell’essere insieme, del poter mettere finalmente mano – e voce – alle canzoni dell’altro, il potersi punzecchiare impunemente davanti a migliaia di persone è stata la molla che ha fatto scattare il progetto.
MAX GAZZÈ
Nato a Roma, Max trascorre diversi anni a Bruxelles dove studia musica e suona come musicista professionista in vari gruppi. Per cinque anni è bassista, arrangiatore e coautore dei “4 Play 4”, formazione inglese di Northern soul dalle escursioni pionieristiche nell’acid jazz. Con il gruppo si trasferisce nel sud della Francia dove lavora anche come produttore artistico. Rientrato a Roma nel 1991, Max si dedica alla sperimentazione nel suo piccolo studio di registrazione, mentre compone colonne sonore. Nel 1994 e 1995 lavora alla realizzazione del primo album, “Contro un’onda del mare”, pubblicato nel gennaio 1996 e presentato in versione acustica nel tour di Franco Battiato. L’album, che inaugura il sodalizio con la Virgin Music, vanta una notevole diversità di climi musicali e originalità nella stesura dei testi e si fa presto notare dalla critica. Nel 1998 Max partecipa all’album di tributo a Robert Wyatt The “Different You” con il brano Oh Caroline. Il secondo album, “La favola di Adamo ed Eva” (ottobre 1998), è anticipato da due hit, Cara Valentina (1997) e Vento d’estate. scritte da Max insieme al fratello Francesco. Il nuovo album rispecchia il grande amore di Gazzè per la poesia, costante fonte d’ispirazione: L’Elemosina è la traduzione di una poesia di Mallarmé, poeta citato anche nel brano Su un ciliegio esterno. Altrove vengono riscoperti i poeti dell’Arcadia. Nell’ottobre 2001 è uscito, infine, Ognuno fa quello che gli pare, un album emozionante, che svela un autore più sicuro e complesso che, non esita a trarre ispirazione da una coloratissima varietà di fonti, pur riuscendo a conservare la consueta freschezza d’invenzione.
MARINA REI
Nata il 5 giugno 1969 da genitori musicisti: Vincenzo Restuccia, il padre, è un batterista; Anna Giordano, la madre, una violista. Sin da piccola ha assorbito i suoni che ascoltava in casa influenzandola nel tempo nelle sue scelte artistiche. Il jazz e la musica classica sono la causa del contrasto che si porta dentro da sempre, suoni che sono stati colonna sonora della sua vita e della sua adolescenza. A 18 anni inizia a cercare di conquistarsi una indipendenza artistica e, forse, una chiarezza di idee che le permettesse di prendere una strada musicale totalmente sua. Forma così un gruppo e da quel momento prima di riuscire a mettere a fuoco il reale obiettivo che inseguiva, ci sono voluti tanti anni di lavoro. In questo periodo registra un disco in inglese come artista dance, disco che ha riscosso un buon successo in Giappone; e proprio in quegli anni inizia a suonare nei locali, innamorandosi delle sensazioni che solo un concerto può regalare. Per firmare ha aspettato però ben 7 anni nei quali ha continuato a studiare percussioni e a suonare dal vivo. Nel settembre 1994 firma con la Virgin un contratto grazie anche all’aiuto di Paolo Micioni che all’epoca era il suo manager e con il quale ha continuato a lavorare per altri 7 anni. Nonostante non fosse il primo contratto della sua vita, quello con la Virgin la porta a pubblicare il primo singolo importante (“Sola”, aprile 1995), a fare il primo Festival di Sanremo (1996 con “Al di là di questi anni” con il quale vince il premio della critica) e a registrare il primo album in italiano, “Marina Rei”, realizzato con la produzione di Frank Minoia. Da allora fino ad oggi Marina Rei ha intrapreso strade nuove nelle quali sperimentarsi e mettersi alla prova.
PAOLA TURCI
Inizia la sua carriera al Festival di Sanremo nel 1986 dove, con L’uomo di ieri vince il Premio della Critica. Vincerà questo premio anche nei tre anni successivi: nel 1987 con Primo tango, nel 1988 con Sarò bellissima e nel 1989 con Bambini. Oltre al Premio delle Critica nel 1989 vince anche il Festival di Sanremo nella categoria Emergenti. A Sanremo ha partecipato altre cinque volte: nel 1990 con Ringrazio Dio, nel 1993 con Stato di calma apparente, nel 1996 con Volo così, nel 1998 con Solo come me, e nel 2001 con Saluto l’inverno, tutti brani che riscuotono discreto successo. Tra gli altri successi le cover Mi manchi tu (1996), Sai che è un attimo (1997) Questione di sguardi (2000), le cui pubblicazioni coincidono col momento di massima popolarità della Turci. Nel 2002 riparte quasi esclusivamente come cantautrice da un genere maggiormente introspettivo e di spessore pubblicando “Questa parte di mondo” per l’etichetta indipendente Nun, e mantenendo lo stesso stile nel 2005 con l’ album “Tra i fuochi in mezzo al cielo”, con il quale riceve in Rwanda il Premio Amnesty Italia 2006.