Atripalda – Gerardo Capaldo il leader della Margherita atripaldese….ritorna indietro? Così sembra. Ritorna al 94/95 quando con una lista di giovani vinse le elezioni comunali contro i Ds, allora Partito Comunista, e il centro destra che approdò in consiglio con due soli rappresentanti. Dopo circa 13 anni, Capaldo bacchettando ieri sera gli alleati diesse in seno alla massima assise cittadina, ha di fatto sancito la fine dell’esperienza dell’Ulivo sulle rive del Sabato. Tra i motivi esplicitati, il documento ritenuto “ambiguo e inaffidabile” dei compagni della quercia per “le decisioni prese all’interno del partito e non nella sede ritenuta più congeniale del Consiglio”. Le questioni che hanno “diviso” per Capaldo sono state: il rifiuto sul parcheggio interrato di Piazza Umberto I, il progetto della variante di Contrada Novesoldi, il mancato Pip, la “figuraccia” di Via Roma ( progetto ex Siderderivati), gli ostacoli all’approvazione del Piano Sociale di Zona, “l’impallinamento” dell’assessore all’urbanistica, di fatto immobilizzato dai loro stessi compagni di partito, il mancato comportamento da partito di governo. Tanti i dubbi e le stoccate di Capaldo che ha confermato il sostegno alla maggioranza fino alla fine della legislatura. E poi, “dopo non si sa cosa accadrà…sinceramente non abbiamo motivazioni che ci spingono ad avere fiducia in questa alleanza”. Insomma, domani è un altro giorno…e si vedrà. A difesa della Quercia è intervenuta il neo capogruppo Nancy Palladino che ha respinto le accuse, affermando che i Ds credono “nell’Ulivo e che la dialettica è il sale della democrazia e pertanto il cammino intrapreso debba continuare..”. Nel dibattito, sono poi intervenuti, Eugenio Laurenzano, Ulderico Pacia, Capozzi e Andrea De Vinco che hanno invitato il sindaco alle dimissioni in considerazione delle nuove divisioni all’interno del centrosinistra e del traballante appoggio politico. La Rega invece ha ribadito di “voler portare a termine il proprio mandato, anche in considerazione dell’impegno sottoscritto dai gruppi politici dei Diesse e Margherita”. Una situazione ormai lacerata con i partiti locali alla ricerca di nuove soluzioni in vista delle prossime amministrative. Tanti i nomi che circolano, ma è difficile che Atripalda possa rappresentare un nuovo laboratorio politico senza tener conto delle alleanze tra i partiti del centrosinistra e della stessa Cdl in provincia di Avellino. E’ vero, che in politica…mai dire mai, ma è sensazione diffusa che la “battaglia” delle prossime amministrative sarà feroce lasciando sul campo molti feriti ( politicamente s’intende), e ulteriori spaccature nell’opinione pubblica locale.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it