Il Movimento per la Sinistra di Atripalda risponde con una nota stampa alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Aldo Laurenzano e dal vicesindaco Franco Landi circa la questione relativa all’aumento della TARSU. “Dichiarazioni che non sono altro che un copia incolla di quanto già detto in passato – si legge – e che oggi come allora risultano insufficienti ed insoddisfacenti. Non la beviamo la storiella del conferimento da altri paesi limitrofi, riteniamo questa giustificazione offensiva per l’intelligenza degli atripaldesi. In pratica dovremmo accettare l’idea – prosegue Mps – che la responsabilità degli aumenti è colpa dei cittadini di Aiello, di Cesinali, di Serino, di Manocalzati o di San Potito. Ci riesce difficile invece crederlo, tanto più che in alcuni di detti paesi si effettuata una ottima raccolta differenziata da tempo e poco hanno avuto a che fare con l’emergenza rifiuti. Mentre ci appaiono sempre più evidenti le responsabilità di chi sta tentando in tutti i modi di lavarsene le mani”. Dura la posizione di Mps, quindi, che ricorda inoltre l’annuncio di un incontro con la popolazione per chiarire la situazione, per il quale di fatto: “Non è ancora stata specificata la data”. Poi la nota prova ad analizzare i fatti pregressi nel dettaglio: “Innanzitutto – precisa Mps – occorre specificare che molto ha influito, quando si è trattato di emergenza rifiuti, la questione del sito di stoccaggio di via Tufarole, che fu sequestrato come tutti ben ricordano dalla Guardia di Finanza per la presenza di materiali altamente inquinanti (addirittura amianto). Ha inciso tantissimo e questa certamente non è una colpa dei cittadini, che però si vedono addebitare un amento TARSU anche per questo. Poi entra in gioco la differenziata: è colpa dei cittadini se la famigerata e necessaria raccolta ‘porta a porta’ non è ancora effettuata per la maggior parte del paese laddovè c’è più alta densità abitativa? Certamente no – assicurano i vendoliani – eppure i cittadini si vedono aumentata la bolletta anche per questo. Purtroppo sui magri bilanci familiari un genere di aumento così spropositato risulta pesante e a poco servirà che l’amministrazione si faccia carico di pagare la bolletta di qualcuno più bisognoso, perchè i bisognosi – chiosa la nota – sono tanti e purtroppo destinati ad aumentare”.
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