Atripalda, la denuncia di don Luca Monti: “La comunità parrocchiale di Sant’Ippolisto non merita questo! Né la scritta “DIED” sulle porte, né i segni di rapporti sessuali compiuti, né rivoltanti tracce di sangue sui pavimenti, né le sigarette buttate sul pavimento, né le immagini sacre profanate nella casa canonica di Contrada Ischia. Qui vengono educati nella fede i fanciulli della comunità; trovano spazio i gruppi parrocchiali per i momenti di formazione e di preghiera. Qui pure i poveri senza tetto trovano spazio per la cura discreta che offrono le famiglie Rogazioniste. Ho un nodo alla gola. Ovviamente tutto è stato segnalato e denunciato ai carabinieri”.
Redazione Irpinia
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