Tutto sembrava caduto nel dimenticatoio, invece il Consiglio di Stato ha riportato alla ribalta la questione relativa al Consiglio di Amministrazione dell’Ato Calore Irpino accogliendo il ricorso presentato dal Comune di Ariano Irpino. Il che, in termini pratici, sta ad indicare l’illegittimità dell’elezione di due membri del Cda. Si tratta, nello specifico, di due rappresentanti del Comune di Avellino votati dall’assemblea dei sindaci: Merola e Bilotta. Al tempo della nomina il sindaco del Tricolle, Domenico Gambacorta, aveva sollevato la questione di legittimità adducendo ad avvalorare le propria tesi la legge regionale 14 del 1997. Il testo normativo, infatti, stabilisce che ogni ente con popolazione superiore a 20mila abitanti ha diritto ad un rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione. Da qui la decisione. Una notizia arrivata nella serata di ieri ma ufficializzata nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo questa mattina e che ha visto la partecipazione non solo del primo cittadino di Ariano Irpino Domenico Gambacorta ma anche dell’europarlamentare azzurro, Giuseppe Gargani, dei capigruppo di Forza Italia e Alleanza Nazionale in Regione Campania, Cosimo Sibilia e Franco D’Ercole e di Arturo Iannaccone dell’Udc. Un documento, quello relativo all’accoglimento del ricorso, che giace tra i silenzi dei procedimenti burocratici già a partire dallo scorso 24 gennaio. “Ora – spiega Franco D’Ercole- il prossimo passo sarà quello di chiedere al presidente della Giunta regionale, Antonio Bassolino, di nominare un commissario ad acta per convocare di nuovo l’assemblea dei sindaci e provvedere alla nuova elezione dei rappresentanti del Cda”. “Una vittoria morale ma non solo – precisa Gambacorta – Siamo stati trattati, in questa vicenda, come gli ultimi della classe nonostante Ariano rappresenti una grande realtà per la provincia. Una vicenda che ha non pochi connotati politici. L’organico del Cda, infatti, era scaturito da un accordo tra Margherita, Popolari Udeur e Ds, e ha visto la presidenza di Pasquale Giuditta. Tutto, sin dall’inizio, era apparso contro la nostra comunità. Ma ormai quell’accordo non sussiste più”. E se il commissario ‘ad acta’ dovesse provvedere a convocare già nei prossimi giorni l’assemblea, nel corso dei lavori potrebbe succedere veramente di tutto. L’Ato Calore Irpino, ricordiamo, comprende tutti i comuni delle province di Avellino e Benevento oltre alle due città capoluogo che hanno per diritto un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione, Ariano Irpino è l’unico comune tra le due province ad avere un numero di abitanti che dia diritto ad un rappresentante in seno all’Ato. Il Tricolle, inoltre, è anche retto da un’amministrazione di centro destra, quindi, sembra che la politica abbia voluto fare uno strappo alla legge. Ma il sindaco Gambacorta ha ingaggiato una lotta in tutte le sedi della giustizia amministrativa e, alla fine, sembra che a trionfare sia stata la legge. (m.d.p.)
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it