Aste ok: nei verbali dell’interrogatorio di Livia Forte i nomi di De Mita, Mancino, Galasso e Giordano

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L’ex premier e attuale sindaco di Nusco Ciriaco De Mita, Nicola Mancino, ma anche l’ex primo cittadino di Avellino Giuseppe Galasso e il suo omologo attuale a Monteforte Costantino Giordano: sono i nomi che spuntano nei verbali dell’interrogatorio di Livia Forte, agli arresti perché coinvolta nell’inchiesta “Aste ok”, uno dei principali filoni della maxi indagine sul nuovo Clan Partenio guidato dai fratelli Galdieri.

A raccogliere la sua testimonianza il sostituto procuratore della Dda di Napoli Henry John Woodcock, che più volte negli ultimi mesi è stato nel capoluogo irpino per interrogatore i tanti indagati.

“Attaccavo manifesti elettorali di Ciriaco De Mita e Nicola Mancino, anche l’ex sindaco Giuseppe Galasso era sempre a casa mia” afferma la Forte sollecitata dal pm a fornire i suoi rapporti con la politica, specificando anche: “Quando dico che abbiamo sostenuto i menzionati candidati voglio dire che si è trattato di un sostegno frutto di passione politica, nel senso che non abbiamo mai immaginato di poter ottenere un tornaconto dai candidati che sostenevamo”.

La lady delle aste, come accennato, tira in ballo anche il sindaco di Monteforte Irpino per quanto riguarda il noto ristorante “O’ Pagliarone”, di proprietà proprio di Giordano. “Galdieri – afferma Livia Forte – mi disse ‘o Pagliarone se l’add piglià o compare mio’riferendosi appunto al sindaco montefortese”. Ovviamente si tratta di dichiarazioni dell’indagata e non di intercettazioni o altro.

In ogni caso l’inchiesta è alle battute conclusive: ben presto il pm Woodcock potrebbe chiedere il processo per la Forte e altri indagati.