Assalto al portavalori sul raccordo autostradale, colpo da due milioni

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Su due furgoni portavalori c’erano circa otto milioni. Alla fine il commando armato, entrato in azione ieri mattina intorno alle 9.45 lungo il raccordo Avellino-Salerno, ne ha portati a casa circa due.

Il sistema di protezione (spumabok) della cassaforte ha infatti agito in meno di un minuto, da quando cioè il disco d’acciaio utilizzato dai malviventi ha tranciato la lamiera della blindatura.

In pochi secondi, a protezione del “tesoro” della Cosmopol, si è formata una protezione di resina impenetrabile che ha di fatto sigillato il denaro, impedendo così ai malviventi di trafugare l’intero bottino. Il sistema ricorda quello delle schiume utilizzate in edilizia per sigillare le intercapedini tra muri.

Da stamattina, intanto, la circolazione è ripresa regolarmente lungo il raccordo autostradale. Dopo i rilievi dei Carabinieri della Compagnia di Avellino e del nucleo investigativo del comando provinciale, proseguono intanto le indagini, coordinate dalla Procura diretta dal procuratore Rosario Cantelmo, per rintracciare gli oltre uomini del commando.

L’organizzazione meticolosa del piano lascia pensare ad una formazione militare di buon parte dei malviventi, rapidi e decisi in ogni passaggio. Sia quando hanno obbligato alcuni automobilisti a scendere dalle proprie auto per dare fuoco alle autovetture e impedire i soccorsi, sia nel conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, fino alla tattica di disseminare il tratto autostradale di chiodi a tre punte.

Niente, in altre parole, è stato lasciato al caso. Volto coperto e armati di kalashnikov: si segue la pista pugliese, e foggiana in particolare. I malviventi si sono divisi in gruppetti che hanno preso direzioni diverse per rendere più difficile le ricerche.