Asilo degli orrori, la Cassazione conferma la condanna alla maestra che picchiava i bambini

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La maestra di Valle che insultava, schiaffeggiava e minacciava i piccolissimi alunni dell’asilo dovrà scontare la pena di due anni e otto mesi di reclusione e il risarcimento del danno arrecato. A stabilirlo la Corte di Cassazione.

La vicenda della docente, una 60enne di Manocalzati, risale al maggio 2016 quando, al “Circolo di Valle”, gli agenti avevano ripreso la donna mentre maltrattava i propri alunni, bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, che frequentevano il secondo anno di una scuola materna ad Avellino. La donna era abituata a rivolgersi ai bimbi con strattoni, tirate di capelli, oltre ad usare epiteti e frasi violente come: “Ti ammazzo, devi chiudere la bocca, ti faccio il culetto rosso”.

I giudici di merito avevano ritenuto che il carattere sistematico del ricorso alla violenza fisica e morale non potesse essere inquadrato in alcun metodo educativo, tenuto anche conto del fatto che i bambini maltrattati erano piccoli.

E così la donna ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che le sue modalità di insegnamento sono risalenti a un’impostazione di “vecchio stampo”, legata a un’idea di pedagogia “meno sensibile alle moderne teorie di insegnamento”.

Ma la Cassazione ha bocciato il ricorso e spiega che la condotta della maestra è stata giustamente inquadrata come maltrattamenti e non nel più lieve reato di abuso dei mezzo di correzione, per “l’uso sistematico della violenza, ancorché sostenuta da animus corrigendi