Avellino – La vicenda del Consorzio Asi ritorna a far parlare. E’ stata depositata oggi la sentenza presso la Corte d’Appello di Napoli con la quale viene convocata d’ufficio il Consiglio generale dell’Ente. Di fatto viene data ragione al ricorso presentato dai 20 sindaci del Pd al Tribunale di Avellino che, attraverso una ordinanza, aveva provveduto ad ordinare la convocazione del direttivo dell’Ente di via Capozzi.
La seduta è stata fissata per il prossimo 15 giugno presso la sede legale del consorzio. All’ordine del giorno la revoca del presidente del consorzio, Pietro Foglia, e dei due componenti del Comitato direttivo, Antonio Spiniello, Agostino Maiurano, con l’elezione dei nuovi organismi dirigenti. Diverso il caso del componente Peppino Di Iorio nominato dalla Regione Campania il cui “destino” è legato alle decisioni dell’Ente di Palazzo Santa Lucia. In merito, Raffaele Tecce, uno dei due legali rappresentanti dei sindaci, ha riferito: “La decisione della Corte d’Appello di Napoli conferma la sentenza del Tribunale di Avellino che riaffermava il principio secondo cui il presidente dell’Asi non rappresenta una figura inamovibile e che, altresì, sono i sindaci ad essere sovrani rispetto alla volontà dell’organismo”.
La disputa all’interno dell’Asi è partita il 30 ottobre 2008 quando i primi cittadini afferenti al Pd avevano presentato istanza di convocazione del Consiglio generale allo scopo di ‘spodestare’ il presidente Foglia attraverso una mozione di sfiducia i cui preamboli erano stati rappresentati dalle dimissioni di Gerardo Adiglietti, Luigi Famiglietti e Modestino Verrengia. I soci da tempo manifestavano senza remore la propria disapprovazione rispetto alla linea segnata dall’Asi su modi e tempi di gestione delle attività per lo sviluppo dell’Irpinia.
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