Ariano – Vigilantes sul territorio: confronto Ente montano – Comune

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Ariano Irpino – Conferenza dei sindaci ieri mattina presso la sede della Comunità Montana dell’Ufita per iniziare un ragionamento complessivo in vista della presentazione del progetto relativo al bando regionale dedicato alla sicurezza urbana integrata. La Regione Campania partecipa economicamente alla realizzazione di attività immateriali e materiali destinate ad incrementare le misure di salvaguardia del territorio e ad accrescere la soglia di protezione del cittadino nei confronti della microcriminalità. Si va verso la installazione di impianti di videosorveglianza collegati alla stazione radio della Comunità Montana dell’Ufita, che interagirà con le forze dell’ordine. “La Regione offre ai comuni con più di diecimila abitanti, alle Comunità Montane o alle unioni di comuni la possibilità di partecipare al bando presentando un progetto territorialmente circoscritto che contenga le attività individuate dai singoli enti – afferma Giuseppe Solimine, presidente della Comunità Montana dell’Ufita, ma a condizione che venga inviato in Regione un solo progetto di area, pena l’esclusione degli elaborati. Ora, il comune di Ariano Irpino, che è l’unico tra quelli montani a superare la soglia dei diecimila abitanti, ha presentato un progetto autonomo, assolutamente non concordato con la Comunità Montana dell’Ufita, che rischia di far perdere a tutto il territorio la possibilità di accedere al finanziamento di centomila euro per realizzare le attività previste. Infatti, se l’Ente montano dovesse presentare un progetto autonomo, la Regione sarebbe costretta ad eliminarli entrambi. L’anno scorso è accaduto proprio così e non vorremmo che si perdesse ancora una opportunità. In sintonia con la conferenza dei sindaci, ne erano presenti 17 – continua Solimine – è stato così deciso alla unanimità di invitare il comune di Ariano Irpino a ritirare il proprio progetto e ad instaurare una relazione di intenti con i comuni dell’area affinché si giunga ad un elaborato che rispecchi le legittime esigenze espresse da ciascuno. Il tema della sicurezza è molto sentito nei comuni meno abitati, perché la insufficiente presenza di agenti delle forze dell’ordine porta a tenere il territorio scoperto, soprattutto in alcune ore del giorno e questo favorisce la crescita della microcriminalità. Noi, in sinergia con gli enti locali e le forze dell’ordine intendiamo realizzare una forma associativa di gestione del controllo e della vigilanza al fine alzare la soglia di sicurezza. E la Comunità Montana potrebbe sfruttare anche gli impianti di telerilevamento degli incendi già attivi sul territorio e il servizio H24 di protezione civile. Ma l’iniziativa ha senso se rappresenta l’esigenza di tutto il territorio che si mette insieme per combattere sinergicamente il problema e non del singolo, pertanto – conclude Solimine – spero che il comune di Ariano Irpino mostri sensibilità verso i disagi patiti nei comuni minori dell’Irpinia”. Nel corso della conferenza dei sindaci, il presidente Solimine ha comunicato all’assemblea che dal primo marzo, in attesa di una soluzione definitiva, la sede dell’Ente sarà spostata in località Cardito, sempre nel comune di Ariano Irpino. Nella informativa, che è stata approvata all’unanimità, il presidente ha fatto riferimento anche all’imminente inizio dei lavori per la realizzazione dell’ente fiera in località Casone ed alla definizione del piano di forestazione. Ha relazionato in merito al percorso avviato in Regione in vista dell’approvazione della legge che disciplinerà gli enti montani, esprimendo cauto ottimismo sulla possibilità che questa Comunità Montana riesca a tenere dentro i comuni di Ariano Irpino e quelli meno montani, che dovrebbero rientrare in base al livello socio-economico ed al criterio della omogeneità territoriale ed ha riferito dell’incontro tenuto a Napoli con l’assessore regionale Ennio Cascetta a proposito della nuova linea ferrata: entro giugno dovrà essere organizzata la conferenza dei servizi per la stesura del pre-progetto in vista della presentazione, entro un anno, del piano definitivo, che prevede l’Ufita come snodo della nuova linea.

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