Ariano – Ninfadoro ‘passa’ al Pd. Ma le perplessità restano

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Ariano – Il 23 agosto Antonio Ninfadoro ha abbracciato il progetto del Partito Democratico. Dopo aver rappresentato in prima persona la mozione Mussi abbandonando il congresso provinciale insieme agli altri delegati mussiani per manifestare il dissenso profondo, definitivo e fondamentale sul Pd, ieri Ninfadoro ha fatto chiarezza sul suo passaggio. “Noi Ds – si legge nel comunicato – diversamente da Ninfadoro, non intendiamo il Pd come una fusione di vecchi partiti e loro apparati, con lotte intestine sulla base delle passate appartenenze. Noi, con Veltroni, intendiamo il Pd come un grande partito nuovo, con grandi progetti riformisti in cui riconoscerci politicamente. In una società civile che ci attende, dobbiamo per primi dare un esempio avulso dalle vecchie logiche e meccanismi incancreniti. Ad ogni modo fino ad eri, da sei lunghi mesi, non avevamo avuto da parte di Ninfadoro cenni di carattere apertamente pubblico e sociale di questo buon ripensamento. Da oggi invece finalmente tutta la società civile sa che anche lui, e forse la vecchia classe dirigente dei DS, è con noi. Pertanto la prima parola che possiamo porgergli è una sola: benvenuto. Il congresso di sezione purtroppo non si è mai concluso. Esso prevede l’assemblea degli iscritti con l’elezione degli organismi dirigenti. Ciò non è avvenuto. Noi della mozione Fassino chiediamo esattamente questo. Purtroppo è con molto rammarico che apprendiamo che il compagno Ninfadoro classifica come gesto irresponsabile questo sano esercizio di democrazia e confronto che per noi si configura come un necessario adempimento per il buon funzionamento del partito. Volendo essere benpensanti c’è molta confusione. Ormai il congresso e il dibattito si sono conclusi a tutti i livelli”.

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