Ariano Irpino – Nessun passo indietro: l’opinione pubblica esprime sdegno per la minacciata riapertura della discarica e si dice pronta alla resistenza. Come nella primavera del 2004 e, forse, anche in modo più duro. Gli anni trascorsi tra promesse, mezze verità e disagi enormi si sentono e l’idea che possa ritornare il transito dei compattatori sulla strada statale inquieta la popolazione, che non ha intenzione di cedere. Donne, bambini e rappresentanti del mondo civile, imprenditoriale e della cultura hanno voluto testimoniare, con la loro presenza, che il segno è stato ampiamente superato e che non ci sono margini di trattativa. Anche perché nessuno ha parlato di un piano per fronteggiare la crisi: lo stesso Bertolaso ha ammesso di non sapere cosa accadrà e questo ha allarmato la popolazione, che inizia a temere il peggio. Difesa Grande potrebbe rimanere aperta per mesi e questo non è accettabile. Pesa anche la vicenda di località Ischia, nel comune di Savignano Irpino: si registrò l’iniziativa del commissario Corrado Catenacci, che autorizzò l’occupazione dell’area per verificare se rispondesse ai requisiti previsti per la realizzazione di un nuovo invaso con scontri durissimi tra la forze dell’ordine e la popolazione. Alcuni sindaci furono attaccati e trascinati nel fango, perché volevano evitare ai tecnici di una impresa privata l’ingresso nell’area individuata. L’operazione fu fortemente condannata. Ancora, nella stessa zona la popolazione ha dovuto fare i conti con la frana di Montaguto, che da oltre un anno blocca la statale 90 causando seri danni all’economia locale. Bertolaso, questa volta nelle vesti di responsabile nazionale della Protezione civile ha incontrato in un paio di occasioni la popolazione assumendo precisi impegni, ma il collegamento è tuttora interrotto e non si sa se, come e quando la situazione potrà essere sbloccata. L’Irpinia è terra di sofferenza per le molteplici questioni che giacciono non risolte, pertanto la vicenda dei rifiuti trova un terreno fortile sul quale crescono le insoddisfazioni e il malcontento generale. Ecco perché la popolazione dell’Ufita e del Cervaro ha manifestato con forza il proprio dissenso verso un segno di disattenzione, che sembra essere stato dettato da oscure ragioni.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it