Il segretario del PD di Ariano Irpino, Dott. Pasqualino Molinario ha partecipato insieme ad una delegazione del PD di Ariano Irpino alla riunione del dipartimento sanità provinciale. E traccia una sua personale considerazione: “Voglio fare una premessa sul sistema sanitario italiano per poi giungere alle vicende a tutti note della sanità campana ed irpina. Il sistema sanitario italiano è universalistico e solidaristico cioè assicura a tutti i cittadini italiani i LEA ( Livelli essenziali di assistenza ) a differenza di quanto avviene in America ed in altri paesi in cui non vi è garanzia per tutti e ci sono cittadini senza assicurazione sanitaria : lo stesso Obama ( neopresidente degli Stati Uniti) ha messo nel suo programma l’assistenza sanitaria per tutti i cittadini americani citando in un intervista l’esempio della madre ammalata di cancro che aveva lottato con il sistema assicurativo per ottenere le cure del suo male.Il sistema sanitario italiano , seppur con i suoi problemi : liste d’attesa , scarso gradimento dei cittadini, ticket , presenza di ospedali ad alta specialità soprattutto concentrati in regioni del Nord Italia …. Assicura a tutti i cittadini un livello riconosciuto di cure degne del terzo millennio testimoniato soprattutto dall’allungamento della vita media della popolazione italiana.Ma veniamo alla Campania ed all’Irpinia in particolare; il rischio commissariamento ventilato dal governo in carica se non si opera la razionalizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale ( piano di rientro) , in particolare la razionalizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera, hanno spinto la giunta regionale a presentare il disegno di legge Ddl. 1755 del 31/10/2008 che prevede vari interventi.L a razionalizzazione degli ambiti territoriali delle Aziende Sanitarie Locali ( le ASL da 13 dovrebbero ridursi a 8 ) , in provincia di Avellino resterebbe una sola ASL; La razionalizzazione degli ambiti distrettuali ( nelle aree montuose un distretto ogni 70000 abitanti ); il piano di ristrutturazione e riqualificazione della rete ospedaliera .Il provvedimento verrà inviato al Consiglio Regionale per l’approvazione.Ed è inutile dire che in regione non piange solo la provincia di Avellino ma tutte le provincie perderanno ASL e posti letto negli ospedali seppur nel rispetto dei LEA così recita il provvedimento. A questo punto quando i buoi sono scappati tutti vogliono chiudere la porta della stalla.Ma veniamo alle considerazioni e proposte del PD di Ariano: senza fare demagogia abbiamo chiesto ai rappresentanti regionali de PD, di presentare un emendamento che risolvesse l’incongruenza tra la tabella dei posti letto dell’Ospedale di Ariano definito di II livello ma che stando ai numeri previsti dal paragrafo 4.2.2 del piano regionale ospedaliero 2006-2008 perderebbe tutte le strutture complesse. Inoltre è stato chiesto di rapportare i distretti ad un parametro di 1:40000 abitanti per la zone montane. Inutile dire che è stato evidenziato che l’ospedale di Ariano proprio perché deve fungere da raccordo tra le strutture di I livello di Bisaccia e Sant’ Angelo dei Lombardi e l’Azienda Ospedaliera di Avellino di III livello deve poter garantire servizi efficienti.In quest’ ottica si è parlato per l’ospedale di Ariano di ripristinare il servizio di anatomia ed istologia patologica , di potenziare la diagnostica con la RMN, di potenziare l’oncologia, l’urologia di poter prevedere un servizio di emodinamica.Si è anche chiesto il significato dell’Area Critica a Bisaccia e cosa si intendeva per la gestione delle emergenze all’ospedale di Sant’Angelo collegata al centro di riabilitazione Don Gnocchi.E’ emersa anche dalla discussione l’esigenza di dover assicurare a tutti i cittadini di questa ASL gli uffici ed i servizi nelle loro vicinanze a prescindere dalla sede direzionale della paventata unica ASL provinciale.Infine mi viene spontaneo dichiarare che la difesa della salute dei cittadini deve appartenere a tutti gli schieramenti politici di destra e di sinistra .Non dimentichiamo che se la regione Campania ha le sue colpe e che le aree cittadine hanno sicuramente sprecato di più, stiamo attenti alle proposte che potrebbero arrivare dal ministro del Welfare Sacconi in cui già si parla di revisione dei LEA e a differenza di oggi ad esempio una TAC non la potrà fare a carico del sistema sanitario, ogni cittadino che ha un problema di salute, e per finire con il federalismo potremmo perdere quella buona sanità pubblica di cui ognuno di noi con orgoglio può parlare quotidianamente e con essa gli operatori della sanità che lavorano con dedizione ogni giorno per aiutare chi soffre , non credo proprio che sono tutti fannulloni…. ”
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