Invece, come hanno potuto riscontrare i cittadini di Ariano, nonostante le disposizioni contrarie espresse dal Consiglio Comunale, gli Uffici, su propria iniziativa, hanno continuato a richiedere la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate del contratto di comodato gratuito quale documento probatorio al fine di ottenere l’esenzione ICI. Di conseguenza, diversi cittadini, ignari delle disposizioni contrarie, si sono visti costretti a recarsi presso l’Agenzia delle Entrate per registrare i loro contratti pagando le imposte di registro, pari a 168 euro, più le sanzioni per ritardata registrazione, dato che i contratti andavano registrati entro il 20 gennaio 2009.
A porre rimedio a questa situazione paradossale è arrivata la citata nota del Segretario Comunale che, ribadendo l’inutilità della registrazione dei contratti, ha ricordato agli uffici che le mozioni consiliari, in quanto atti di indirizzo, vanno eseguite dagli impiegati, che il codice civile non elenca tra i contratti per i quali è richiesta la forma scritta il comodato immobiliare, pertanto tale contratto può essere verbale e può essere provato anche mediante dichiarazione sostitutiva, e che il Consiglio Comunale non ha mai previsto tra i documenti necessari per usufruire delle agevolazioni ICI l’esibizione di un contratto scritto e, quindi, registrato di comodato immobiliare. In conclusione, il Segretario ribadisce che la mozione approvata dal Consiglio il 27 gennaio 2009 non contrasta né con precedenti atti del Consiglio Comunale, né con le leggi in vigore ed è coerente con il principio generale di non aggravamento del procedimento. “Viene spontaneo – si legge in una nota della sezione Socialista ‘Ireneo Vinciguerra’ – chiedersi a chi ha giovato ignorare le disposizioni consiliari e danneggiare economicamente i contribuenti? Ormai nessuno potrà rimborsare i cittadini che erroneamente sono stati indotti a registrare i propri contratti. Si spera – conclude la nota – che il Sindaco si attivi per chiedere conto al dirigente competente di tale autonoma iniziativa e, qualora se ne ravvisassero responsabilità specifiche, adottare le dovute misure sanzionatorie”.