Ariano – Il Castello sarà così… il maniero riprodotto virtualmente

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Ariano – E’ finalmente possibile, grazie ad una ricostruzione virtuale, capire come si presenterà il Castello Normanno a lavori ultimati. L’ingegnere Mario Vernacchia, designer di fama, che ha collaborato anche con Pinifarina, attraverso un “computer rendering” ha realizzato immagini estremamente realistiche che mostrano come il nuovo corpo costruito tra le torri del Castello, che ospiterà il Museo della Civiltà Normanna con reperti e notizie storiche consultabili su supporto digitale, si inserisca e si integri perfettamente nella parte antica, pur differenziandosi nella sua modernità. “Attraverso l’uso di avanzati strumenti di visualizzazione virtuale, usati normalmente in altri settori come il design dell’auto – spiega Vernacchia- si è riusciti a presentare il Castello nella sua veste definitiva, anticipandone l’effetto fotografia. L’iper realismo della rappresentazione ha consentito di dare un’accelerazione anche nelle scelte estetico- funzionali finali, raggiunte attraverso la collaborazione di tutti e confortate dal parere positivo della Soprintendenza. Scelte convergenti perché esistevano altre alternative che riguardavano la sistemazione dell’edificio”.
Particolare attenzione è stata posta nella scelta di materiali ma soprattutto si attendevano i risultati dei sondaggi archeologici per decidere se ed, eventualmente come, ancorare il nuovo corpo alle due torri, attraverso passerelle in acciaio: “Eravamo condizionati nella scelta dei materiali – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Antonio Mainiero – per i quali la Soprintendenza si era riservata di decidere, abbiamo fatto negli ultimi mesi una serie di prove in loco e anche con computer rendering. Abbiamo valutato il brecciato irpino già utilizzato per l’Abbazia del Goleto, su richiesta della soprintendenza abbiamo fatto delle prove con la pietra leccese, poi un’arenaria toscana, la pietra di Bisaccia, infine sempre di concerto con la Soprintendenza con la quale si è lavorato in grande sinergia, soprattutto negli ultimi mesi, abbiamo deciso per una pietra locale che si abbina bene alla pietra antica del Castello. Il risultato dei sondaggi archeologici poi, ci ha consentito di andare avanti con alcune scelte che fino a qualche tempo fa erano in dubbio, come ad esempio la rampa, che è bene sottolineare sarà un intervento reversibile”.
Vernacchia da esperto in progettazione estetica difende la nuova costruzione inglobata tra le mura del Castello, a suo avviso non và giudicata adesso, disadorna e incompiuta ma immaginata così come proposta dalla ricostruzione virtuale: “La separazione tra antico e moderno è netta, grazie anche alla rampa di accesso che è funzionale e sposa le geometrie del Castello e alcuni elementi in acciaio, ma allo stesso tempo la struttura rivestita con la pietra è integrata nell’insieme, quasi mimetizzata e restituisce un’idea di monolite che in qualche modo richiama l’antica struttura del Maniero. La presenza di questo edificio non è gratuita perché è funzionale alla comunicazione e alla conoscenza del Castello”. Le sale interne ospiteranno il Museo della Civiltà Normanna, da non confondere con il Centro Europeo degli Studi Normanni, saranno, come mostrano le riproduzioni, avanguardistiche sia nello stile che nella proposta multimediale e di certo non ospiteranno ristoranti o camere .

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