Ariano Irpino – 400 imprese agricole protagoniste di una sfida per il futuro della cerealicoltura.
Il rilancio del PIF Aureo e il prezzo minimo garantito per il grano duro di qualità. Oltre 400 imprenditori agricoli ne hanno discusso ieri ad Ariano irpino nel corso del seminario sul futuro della cerealicultura promosso dalla Agrisemi Minicozzi di Benevento, la società capofila del progetto integrato di filiera. Tra gli esperti sono intervenuti Raffaele Romano, responsabile tecnico amministrativo del PIF Aurero, Francesco Giovine della K+S Agricoltura S.p.A. Nicola Manserra della Gowan S.p.A., Carlo Maresca, riproduttore storico della Barilla e Paolo La Cava che il colosso dell’alimentazione parmigiana ha rappresentato.
Tra i temi al centro della riflessione spiccano la certificazione del seme, il momento più opportuno per la concimazione, il diserbo, i trattamenti fitosanitari sul frumento con l’obiettivo di incrementare la resa e la qualità della granella prodotta. I relatori hanno concordato sulla necessità di creare una forte interazione tra tutti gli operatori del settore.
“Cambiare i rapporti all’interno della filiera – spiegano – favorirà la strutturazione di un modello organizzativo in grado di produrre costantemente frumento duro di qualità in sostituzione di semplici rapporti puramente commerciali tra aziende agricole, centro di stoccaggio e trasformatori”.
“Da tempo siamo impegnati per favorire accordi di coltivazione e stoccaggio per varietà di alta qualità – spiega Pio Minicozzi la cui società ha assunto il ruolo-guida del PIF Aureo – con un’attenzione – aggiunge – alla ricerca e selezione di nuove varietà interessanti per le aziende dell’Appennino campano. Con questa strategia unitaria sarà possibile compiere passi decisivi per ottimizzare le tecniche di coltivazione del frumento duro e mettere a disposizione l’assistenza per produrre granella con livelli proteici superiori alle medie nazionali.
E’ questo il presupposto per ottenere una maggiore remunerazione del prodotto in funzione dei parametri qualitativi a vantaggio degli imprenditori agricoli”.
Il PIF Aurero interessa ben 75 Comuni localizzati tra Alto Tammaro, Fortore ed Alta Irpinia, coinvolgendo più di 700 aziende agricole. Al fianco dell’Agrisemi Minicozzi e della Barilla ci sono in questa sfida la Società Produttori Sementi, le Università di Napoli e del Sannio e le istituzioni territoriali.
L’incontro di Ariano Irpino si è concluso con le indicazioni da parte del rappresentante della Barilla relative al contratto di coltivazione per la qualità “Aureo”. Il prezzo minimo garantito per quest’anno è stato fissato a 29,80 euro il quintale per granella con almeno il 15,5% di proteine e di 28,80 euro il quintale per granella con almeno il 14,5% di proteine. “Livelli – assicurano gli esperti – che possono garantire alto livello del prodotto e buoni margini agli imprenditori agricoli”.
Redazione Irpinia
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