Ariano Irpino – Mister cinquemila voti (nella scorsa tornata regionale), rompe il silenzio anche se con qualche indugio iniziale. Hanno centrato il bersaglio le nostre ‘intuizioni’: Federico Bongo, Benvenuto De Pasquale e i suoi fedelissimi (i fratelli Modestino, Anselmo Giorgione, etc. etc.) andranno a rinfoltire i petali del Fiorellino del Tricolle. “Ho rimesso mandato, schierandomi con il gruppo misto. Poi la destinazione, inutile nasconderlo, sarà la Margherita”. Non uno scudo dietro al quale aspettare tempi migliori per dichiarare la propria posizione, ma la chiarezza più assoluta per chi non ha bisogno di fare politica se non per tutelare il proprio territorio. Un punto fermo ‘causa’ dell’addio al Campanile di Clemente Mastella. Una rottura a seguito di infiniti e vani tentativi con la segreteria di Via De Conciliis capitanata da Pasquale Giuditta, di riportare il ‘suo’ partito, ora ex, su un percorso di riappropriazione del territorio. Un obiettivo che oggi più che mai il gruppo di “Agenda 21 Locale” rincorre.
Un nome che parla da sé e che rende esplicito il bersaglio che si intende centrare, questa volta con il Circolo della Margherita: la sostenibilità. “Crediamo molto nel nostro territorio che non può trarre dallo sviluppo negatività”. Un linguaggio soft attento a non aggredire ‘l’avversario’ di oggi. “La mia una scelta ragionata dopo aver constatato la impossibilità di un coordinamento per far politica, di una programmazione. Non dovevo far carriera politica, ma lavorare per il mio territorio. Non ho trovato questa apertura e dunque le strade si sono separate”.
Sul chi va là per non sollevare polveroni più di quanti se ne siano sollevati. “Dal punto di vista personale non c’è nulla contro Giuditta. Le mie rivendicazioni erano politiche. Ho già avuto modo di parlare con lui in modo civile. E non vorrei innescare polemiche. Credo che da questa vicenda lui possa trarre un suggerimento importante: lavorare per radicare il partito”.
Bongo appare diplomatico anche se non riesce a fare a meno di calcare la mano su un modo di fare politica che non è il suo. Una cosa la confessa senza peli sulla lingua.
“Invece di ragionare di posizioni, è necessario sedersi ad un tavolo per discutere di problemi come il tratto ferroviario, la Contursi – Grottaminarda…”. Nessun rancore: ‘amici’ come prima. Ma…questa è la politica di Bongo. (di Teresa Lombardo)
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