ArcelorMittal, domani sopralluogo di un’azienda a San Mango ma il tempo stringe

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Domani è prevista la prima visita da parte di una delle due aziende interessate allo stabilimento ArcelorMittal di Luogosano ma il tempo – come fanno sapere i sindacati – stringe. La vertenza, alla luce del secondo incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici dell’azienda indiana, coordinati da Confindustria Avellino, continua e si sposta sul tavolo regionale.

A fare il punto alla luce dell’ultimo incontro è Giuseppe Morsa, segretario della Fiom Cgil che spiega: “Continua il lavoro di scouting avviata da ArcelorMittal per individuare un’azienda disponibile ad acquisire lo stabilimento e a garantire continuità occupazionale e produttiva al sito di Luogosano. Tuttavia, il tempo scorre rapidamente e, ad oggi, non è ancora stata individuata una soluzione definitiva. Attualmente – continua Morsa – due aziende si trovano in una fase più avanzata rispetto alle altre: entrambe hanno manifestato un interesse più articolato, avendo un progetto industriale e dichiarando la volontà di riqualificare le maestranze. Oggi, intanto, si è conclusa la procedura sindacale relativa ai licenziamenti, con esito negativo ovviamente. Si aprirà ora la procedura amministrativa presso la Regione, e il confronto si sposterà sul tavolo regionale. Abbiamo chiesto all’advisor di velocizzare i tempi, di trovare e un acquirente entro il 31 luglio, data che, a nostro avviso, deve esserci la reindustrializzazione. Non siamo disponibili ad andare oltre tale scadenza, anche perché, entro quella data, gli impianti verranno definitivamente spenti. È quindi fondamentale dare continuità prima dello spegnimento degli impianti.

Domani mattina è prevista una prima visita da parte di un’azienda che effettuerà un sopralluogo presso lo stabilimento di Luogosano. Siamo ancora in una fase interlocutoria: si va avanti ma temiamo che il tempo a disposizione non sia sufficiente per giungere a un accordo definitivo. Abbiamo sollecitato gli advisor, chiedendo loro di esercitare una certa pressione affinché, entro il 31 luglio, si possa avere un imprenditore con un progetto industriale concreto. Da parte nostra – conclude amareggiato Morsa – considerando che ci eravamo lasciati con l’impegno di compiere passi in avanti, dobbiamo dire onestamente che, rispetto al 6 maggio non abbiamo riscontrato progressi significativi”.