Apre i battenti la quarantunesima edizione del Vinitaly

0
137

Verona – Si apre all’insegna dell’ottimismo la quarantunesima edizione del Vinitaly, il più importante evento dedicato al mondo del vino nel Bel Paese. Da oggi a lunedì 2 aprile si ritroveranno a Verona oltre 4mila espositori e circa 150mila operatori del settore tra giornalisti, ristoratori, enotecari e semplici appassionati. In un’area attrezzata di oltre ottantamila metri quadrati, divisa in 18 padiglioni, sarà presente tutto il meglio della vitienologia nazionale ed internazionale e l’Irpinia, come di consueto, occuperà un posto di rilievo. Tra le 90 aziende che fanno parte del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, circa 70 avranno un proprio spazio all’interno del Vinitaly: la maggior parte sarà collocata nella tendostruttura B, in un’area curata da Unioncamere ed Ersac e dedicata integralmente alla Regione Campania. In questo padiglione, la cui progettazione è stata affidata all’architetto di fama internazionale Gae Aulenti, si svolgeranno incontri, degustazioni guidate, convegni e presentazioni che avranno il compito di fornire informazioni e spunti ai tanti visitatori che ogni anno affollano l’agorà campano. Attività che fanno il paio con quelle programmate dalle aziende irpine presenti con un proprio stand autonomo all’interno di altri importanti padiglioni come quello dell’Alto Adige, della Toscana o del Piemonte. Qualunque sia la collocazione geografica nella fiera, l’Irpinia del vino è particolarmente attesa in questa edizione del Vinitaly. Dopo un quinquennio piuttosto difficile dal punto di vista dei mercati, il vino italiano appare finalmente in ripresa e le denominazioni irpine sembrano giovarsi particolarmente di questo trend positivo. A ciò contribuisce certamente la qualità degli ultimi millesimi ma anche e soprattutto una più precisa caratterizzazione dell’intero comparto produttivo. La maggior parte delle aziende avellinesi presenterà in anteprima gli Irpinia Aglianico del 2004 e del 2005, i Taurasi del 2003 ma soprattutto i nuovi bianchi della vendemmia 2006, tra i quali sembra promettere grandissimi risultati il Greco di Tufo, il vino bianco più conosciuto ed apprezzato dai consumatori italiani. Anche per il Fiano di Avellino e la Coda di Volpe le premesse sembrano molto positive e la fiera veronese servirà a verificarle in maniera significativa. Ma il Vinitaly 2007 rappresenta un momento importante per l’Irpinia anche per altri motivi. Si tratterà, infatti, della prima uscita ufficiale per il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, l’organo di tutela che riunisce tutte le componenti della filiera vitivinicola in provincia di Avellino e che ha il compito di valorizzare il territorio garantendo la qualità dei prodotti. Dopo l’assemblea generale dei soci, svoltasi nel mese di febbraio, il Consiglio è stato rinnovato sia nel numero che nelle rappresentanze. Si è passati da undici a tredici consiglieri e ci sono state delle nuove efficaci immissioni che hanno contribuito a portare una ventata di freschezza e di entusiasmo. Un Consiglio più giovane e “rosa”, grazie all’inserimento di Maria Coppola, Milena Pepe ed Enza Lonardo, che vanno ad affiancare le conferme di Clelia Romano, Chiara Petitto e Maria Adriana Magnotti. Di grande interesse, non solo per le dinamiche interne alla realtà produttiva irpina, è l’innesto di Marco Gallone, Amministratore Delegato di Feudi di San Gregorio, e Lucio Mastroberardino, enologo e socio di Terredora. Insieme a Piero Mastroberardino, responsabile tecnico dell’omonima azienda di Atripalda e presidente di Federvini, assumono funzioni di Vice-Presidente, andando a comporre un trio di grande rilievo per il peso specifico e i programmi presenti e futuri del Consorzio di Tutela. Viene confermato nel ruolo di Presidente Antonio Buono, sindaco di Taurasi e punto di riferimento per le realtà dei piccoli produttori e dei piccoli viticoltori, che rappresentano la spina dorsale della filiera vitivinicola irpina. Con Sabino Basso, Salvatore Molettieri e Antonio Caggiano completano un Consiglio di Amministrazione più forte e ambizioso che mai, deciso a puntare con ulteriore slancio sulla promozione del sistema territoriale irpino a vocazione vitivinicola, sulla formazione degli operatori di filiera e soprattutto sulla tutela delle denominazioni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here