La storia dell’arianese Antonio dell’Infante è nota un po’ a tutti, non solo nel comune ufitano, ma anche a livello nazionale, parliamo del calciatore dell’Artemisium (ex tra le altre di US Ariano, Arzachena e Allievi del Perugia) che ha voluto omaggiare il suo idolo sportivo Pippo Inzaghi con un tatuaggio evocativo – di caratteri sproporzionati – sulla schiena. All’epoca l’allor allenatore del Milan ha ringraziato pubblicamente l’arianese Dell’Infante attraverso il proprio profilo social definendo il gesto… un po’ troppo sopra le righe quello del giovane irpino.
Perché tornare a parlare di lui allora?
Ebbene il ragazzo è stato ospite della celebre trasmissione televisiva “Quelli che il calcio…”, in onda su Rai 2 e condotto da Nicola Favino, invitato dai “Calciatori brutti”, e si è svestito in mondo visione sfoggiando il suo marchio che lo ha reso celebre in Italia.
“Ditemi che è finto” ha commentato il conduttore televisivo, incredulo alla follia di Antonio “il tutto nella settimana in cui il tatuaggio è entrato ufficialmente nel paniere Istat, mancano solo le strisce rosso-nere”.
Tra l’altro il giovane irpino non è l’unico ad aver dedicato la propria schiena ad un calciatore, stessa cosa ha fatto anche un altro ragazzo che si è tatuato la maglia di Balotelli sul dorso. Dell’Infante, quindi, è in buona compagnia.