Non hanno ancora trovato pace le montagne irpine. Tra sterpaglie in fiamme e alberi trasformati in cenere, c’è ancora molto lavoro da fare per i caschi rossi. Solo in mattinata sono stati 6 o sette gli interventi portati a segno, ormai di routine. I Vigili del Fuoco, a volte chiamati anche a ore di straordinario, si stanno avvalendo dell’aiuto di 12 nuove unità di soccorso: cinque nella caserma centrale, 5 presso la stazione di Lioni e altre due di integrazione al centralino. Sono infatti i vigili che in collaborazione con il corpo della forestale, stanno facendo di tutto per salvaguardare il nostro patrimonio boschivo, la più grande risorsa dell’Irpinia insieme a quella idrica. Negli ultimi giorni sono stati devastati anche numerosi ettari di bosco nella zona del baianese. Qui le fiamme hanno minacciato anche di ingoiare le zone adiacenti a luoghi archeologici, come il Castello longobardo di Avella. Ancora, a rischio la pineta del Comune di Quadrelle, vicina al centro abitato e non distante dal famoso Cenobio di San Pietro a Cesarano. Il percorso di fuoco è stato domato grazie all’intervento della squadra Aib di antincendio boschivo della Comunità Montana Vallo di Lauro Baianese.
Redazione Irpinia
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