An divisa sui demitiani, De Conciliis: “La politica non è gossip”

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Avellino – La questione demitiani continua a spaccare Alleanza Nazionale. Bisticci e pasticci, sarebbe il caso di dire, stando alle dichiarazioni di Ettore De Conciliis, assente ieri sera alla riunione dei rappresentanti dei circoli perché ‘non invitato’. Il già vicepresidente del consiglio provinciale parla infatti di “un’organizzazione probabilmente maliziosa, viste le gravi omissioni sulle chiamate che hanno visto – informa – oltre alla mia, la mancata convocazione di Modestino Iandoli, Umberto Cammino, Giuseppe Mastandrea, Nando De Feo, Eugenio Lettieri e Attilio De Pietro e il tardivo invito – aggiunge – per altri rappresentanti, come Salvatore Cogliano e Domenico Finno”. E in questo senso il gruppo degli assenti (con l’eccezione tra i firmatari dell’unico presente, Franco Montella) dirama una nota stampa con la quale si condanna quella che viene definita ”una sciocca esclusione della maggioranza assoluta dell’Esecutivo Provinciale”.

Un’assemblea incompleta, dunque, che per De Conciliis trova la sua spiegazione nel tentativo di tutelare posizioni personali in seno al partito. “Il dibattito politico – spiega – non può ridursi a una mera sequenza di comunicati stampa o, peggio ancora, al gossip su nomi e candidature. Bisogna necessariamente dare priorità ai contenuti prima di pensare agli uomini”. E in questo senso lancia lo slogan – “Io voglio allearmi con il territorio” – che evidentemente sottende, sul piano pratico, alla più stringente questione dell’apertura ai Popolari per la Costituente di Centro. “Il punto non è nell’essere favorevoli o meno all’allargamento della coalizione – precisa – quanto piuttosto nello stabilire il taglio politico. Sta per iniziare una nuova, importante stagione, quella del Pdl, che deve partire all’insegna della pluralità e dell’apertura”. Chiara la posizione di De Conciliis: “Fare almeno un tentativo di dialogo con i demitiani, o in ogni caso con qualsiasi forza centrista vicina al nostro progetto, prima di assumere qualsiasi decisione”.

Il discorso degli apparentamenti allargati non è però in questo momento l’unico pomo della discordia. E’ proprio la nascita del Pdl a suscitare ulteriori spunti di discussione: “Tra poco più di trenta giorni diventeremo un unico soggetto politico – rafforza la nota in riferimento agli attacchi di ieri sera a Marco Milanese e Cosimo Sibilia – e questo dato, formidabile per caratura e potenzialità, evidentemente destabilizza che si preoccupa solo del proprio protagonismo”. Anche su questo aspetto De Conciliis non ha dubbi: “Rispetto il retaggio fortemente identitario di Alleanza Nazionale – afferma – ma non è intelligente attaccare i nostri compagni di viaggio. Sono convinto – assicura – che le legittime apprensioni siano di gran lunga superate dalle aspettative”.

Di questo e degli altri temi sarà ad ogni modo necessario riparlare. La riunione di ieri sera infatti si è conclusa con una nulla di fatto. “Nessuna decisione concreta è stata deliberata, né poteva essere altrimenti, stante la carenza di legittimazione politica dell’incontro”, si legge ancora nella nota che punta il dito contro Giuseppe Ragucci: “Lo statuto prevede che gli incarichi dirigenziali delle Federazioni siano affidati ai componenti dell’Esecutivo provinciale tra i quali non figura l’addetto al tesseramento che pare abbia organizzato l’incontro”. Insomma, fare chiarezza al proprio interno: è questo l’imperativo che emerge per Alleanza Nazionale in Irpinia e che inevitabilmente la impegnerà nelle prossime settimane. (di Eddy Tarantino)

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