Amministratori sotto tiro, negli ultimi quindici anni in Irpinia 90 intimidazioni

0
604

AVELLINO- Novanta casi di minacce o intimidazioni ad amministratori pubblici della provincia di Avellino negli ultimi 14 anni e trentacinque Comuni colpiti da atti intimidatori nella stessa fascia temporale. Sono due dei dati relativi all’Irpinia contenuti nel Dossier di Avviso Pubblico “Amministratori sotto tiro”. Sono invece 5.716 gli atti intimidatori censiti da Avviso Pubblico sul territorio nazionale dal 2010 al 2024 sono stati registrati sul territorio di 1.683 comuni italiani, il 21.3% del totale. La Campania guida la classifica con 216 episodi di intimidazione, è infatti la regione con il maggior numero di Comuni colpiti (216), seguita da Sicilia (213) e Calabria (204). In Campania invece sono stati 835 i casi di minaccia. Dal 2010 al 2024, sono ci sono stati atti intimidatori, di minaccia o violenza contro sindaci, assessori, consiglieri comunali o municipali, dipendenti e funzionari degli enti locali. Una media impressionante: 381 intimidazioni l’anno, 32 al mese, una al giorno. Nel 2024, a conferma di quanto il fenomeno sia tutt’altro che in remissione: 328 gli episodi censiti nell’anno, in aumento del 4% rispetto al 2023. Un dato che interrompe il calo registrato negli ultimi cinque anni. 1È nei piccoli comuni che la minaccia si fa più feroce: ben il 52% degli episodi del 2024 si è verificato in enti sotto i 20mila abitanti. Sono territori dove chi amministra vive a stretto contatto con i cittadini, dove un atto intimidatorio non colpisce soltanto una persona, ma rischia di tradursi in cessione di pezzi di democrazia e diritti di tutti i cittadini. Perché un sindaco minacciato è un sindaco più solo, più timoroso, più vulnerabile, e questo può influire sulle decisioni che riguardano intere comunità.