Amministrative Avellino, D’Agostino: “In campo per il rinnovamento”

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“Discontinuità con il passato e i suoi protagonisti ma anche un approccio di lavoro operativo, un metodo concreto e una visione complessiva. Sono queste le basi del progetto, fatto di idee e persone nuove, con il quale vogliamo cambiare la città. Avellino chiede di essere rinnovata, attraverso un sostanziale ricambio della classe amministrativa, ma ha bisogno soprattutto di soluzioni ai numerosi problemi che la attanagliano”.

Biancamaria D’Agostino è pronta alla corsa per la carica di Sindaco del capoluogo irpino. Sostenuta dalla Lega, che l’ha fortemente voluta alla guida della lista, la sua candidatura nasce dal cuore della società civile di Avellino che, stanca dal lento e inesorabile declino della città, ha deciso di puntare su una figura di vero rinnovamento per il suo rilancio. Una donna capace di incarnare ideali purtroppo ormai sbiaditi, competenza e meritocrazia, volontà e grande entusiasmo. Una ventata d’aria fresca e, insieme, un punto di rottura con le logiche politiche e clientelari degli anni passati

“Il rispetto rigoroso delle norme, il recupero di competenze e professionalità, insieme alla capacità di rispondere alle esigenze della comunità – continua D’Agostino – dovranno costituire le necessarie condizioni per una buona e sana amministrazione, fatta da persone capaci e radicate sul territorio che dovranno agire senza condizionamenti e animati da spirito di servizio in favore dei propri concittadini”.

Tra le priorità da affrontare c’è sicuramente la situazione economico-finanziaria del Comune, tutt’altro che rosea. “Per l’opera di risanamento dei conti di Palazzo di Città – conclude la candidata a sindaco – occorre ripartire dal lavoro svolto dal Commissario Prefettizio Priolo, attraverso il Piano di Riequilibrio finanziario pluriennale, e procedere con una gestione attenta delle risorse comuni. A questa attenzione va affiancata l’adozione di nuove strategie per finanziamenti, investimenti e incentivi che possano rilanciare l’economia cittadina e dare un aiuto concreto alle fasce deboli. Ecco perché sarà necessario implementare il Servizio strategico Europa al fine di intercettare i Fondi Europei disponibili nei vari settori, opportunità troppo spesso ignorate”.