Tutti gli imputati, tredici manager per l’esattezza, non sarebbero responsabili del decesso di una ventina di lavoratori che, tra il 2008 ed il 2013, avevano lavorato in reparti contaminati da fibre di amianto presso gli stabilimento Olivetti e che si sono ammalati di mesotelioma pleurico, patologia correlata all’esposizione all’amianto.
La corte d’appello di Torino, in sintesi, ha ribaltato la sentenza di condanna per le morti provocate dall’esposizione all’amianto, tra gli anni settanta e i primi anni duemila, ed ha “assolto perché il fatto non sussiste” i dirigenti – tra i quali Carlo De Benedetti, il fratello Franco e Corrado Passera – che erano a processo per lesioni colpose e omicidio colposo.
Nel 2016, infatti, il Tribunale di Ivrea aveva pronunciato 13 condanne. Tra le più pesanti c’erano quelle a Franco e Carlo De Benedetti, 5 anni e 2 mesi, e a Corrado Passera, 1 anno e 11 mesi.