Ambiente e territorio, il Senato premia il Geometra di Avellino. A “dispetto” di chi vuol chiuderlo. Sembra un paradosso ma, purtroppo, così non è. Mentre in queste ore circolano, con insistenza, le voci di una possibile soppressione dello storico istituto statale di istruzione superiore “De Sanctis-D’Agostino” del capoluogo irpino (parliamo del più antico “Geometra” della provincia, nato nell’anno scolastico 1965-66 dall’enucleazione del corso per geometri dell’Istituto tecnico “Luigi Amabile”), da Roma – dal Senato della Repubblica – è arrivata la notizia che l’indagine conoscitiva presentata dall’istituto nell’ambito del concorso “Senato&Ambiente”, anno scolastico 2021-2022, organizzato dal Senato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, è risultato fra i progetti vincitori.
Il 27 settembre del 2021, il Senato – nel quadro delle attività di formazione rivolte al mondo della scuola – ha pubblicato il bando per il progetto-concorso “Senato&Ambiente”.
Lo scopo: promuovere tra i giovani i valori della tutela e della sostenibilità ambientale, di incoraggiarli a verificarne l’attuazione nel proprio territorio e a formulare proposte volte ad assicurarne il rispetto. Il concorso si poneva, inoltre, l’obiettivo di favorire la conoscenza del Senato della Repubblica, delle sue funzioni e attività.
“Subito ci è apparsa un’opportunità per fare la nostra parte”, spiegano gli studenti dalla Quarta A del Geometra “D’Agostino”. Prende così origine “Avellino ’78, il diritto di respirare”. La Quarta A, in tutti questi mesi, ha svolto in classe e sul territorio un’attività di ricerca, approfondimento e analisi nelle forme dell’indagine conoscitiva, così come richiesto dal bando del Senato.
Un lavoro corposo e, ovviamente, molto interessate. Nella premessa è scritto: “L’immagine della nostra “piccola Svizzera” è andata in pezzi nel 2020, quando Avellino ha conquistato le prime pagine dei giornali come città più inquinata del centro Sud, sforando il tetto consentito di polveri sottili per ben 78 giorni”.
“Il titolo dell’indagine – spiegano gli studenti – simboleggia la complessità dell’emergenza: i 78 giorni di “superpolveri” del 2020 si inquadravano infatti nello spazio temporale del lockdown e ci apparivano difficilmente spiegabili, considerata la limitazione delle attività e della mobilità a contenimento dell’epidemia da Covid-19. Nonostante i provvedimenti a salvaguardia della qualità dell’aria, deliberati dalle autorità competenti, la città ha mantenuto la “maglia nera” anche nel 2021. I primi dati del 2022 chiariscono che, purtroppo, l’emergenza non è ancora rientrata”.
Articolazione dell’indagine
“Al fine di raccogliere ulteriori dati, ci siamo messi in contatto a mezzo email con enti e associazioni regionali e provinciali che potessero fornirci la documentazione necessaria, acquisendo la disponibilità della rete Aura e dell’associazione Legambiente, dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Avellino, del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari di Avellino”.
“Le nostre richieste alla ASL, al Comune di Avellino e all’ARPAC sono rimaste inevase. Articolati in gruppi di lavoro, abbiamo proseguito la nostra indagine concentrandoci sulle 4 principali fonti di emissione di particolato nella nostra città (mobilità, agricoltura, industria, impianti di riscaldamento domestico),
allo scopo di rilevare quale di queste potesse incidere in misura maggiore sull’inquinamento dell’aria che respiriamo”.
“Per il settore mobilità abbiamo realizzato una consultazione pubblica mediante questionario somministrato ad un campione di 100 persone selezionate per età, occupazione e provenienza. Il sondaggio ha restituito il seguente quadro: la popolazione, anche quando residente, utilizza per gli spostamenti prevalentemente l’automobile, non possiede veicoli ecologici, è consapevole dell’emergenza smog in città e si dichiara disponibile a rivoluzionare i propri comportamenti nella
direzione della ecosostenibilità a condizione che l’amministrazione pubblica implementi servizi a favore di una mobilità green veloce ed efficiente”.
Gli studenti hanno anche realizzato un video, supportato da riprese effettuate con droni.
Oltre al premio, che sarà consegnato a settembre a Roma, è anche interessante leggere una parte della motivazione addotta dal Senato. “La Commissione di valutazione ha particolarmente apprezzato il vostro progetto, portato a termine nonostante le difficoltà legate al perdurare dell’emergenza sanitaria, ed esprime i più sentiti complimenti per l’entusiasmo e la dedizione con cui i ragazzi, attentamente indirizzati dai docenti, hanno seguito questo percorso formativo volto a far cogliere ai giovani l’importanza dell’esercizio di una cittadinanza consapevole nonché dei valori della tutela e della sostenibilità ambientale”.
Spazio, dunque, agli artefici di questo successo. Borrelli Anastasia, Caso Vita, Cuomo Simone, Gaeta Ilaria, Galluccio Andrea, Gordidan Bogdan, Guariniello Mario,
Iommazzo Alessia, Fiorillo Francesco, Matarazzo Carmine, Maffei Francesco, Parisi Dario, Vistocco Gaetano, Vitale Pellegrino. I docenti: le professoresse Rosa Gialanella e Annunziata Lombardi.