I ‘cicci di Santa Lucia’ (minestra avellinese con ceci e papaccelle), i ‘fagioli di Volturara Irpina’ e il ‘pane di Calitri’ sono le tre delizie che presto andranno ad arricchire l’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Il Decreto di aggiornamento è stato firmato dal Ministro De Castro lo scorso 20 giugno ed è in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta del settimo aggiornamento di quest’importante elenco che vide la luce con il D.M. 350 dell’8 settembre 1999, voluto e firmato proprio dal Ministro De Castro nel suo primo mandato governativo. Per la Campania l’elenco è aggiornato con sei nuovi prodotti per i quali è stata fatta richiesta al Ministero, oltre che per i tre irpini, anche per la ‘sfrionzola’ (piatto salernitano a base di carne di maiale, patate e peperoni), la ‘caciotta di capra dei Monti Lattari’, la ‘juncata’ (formaggio fresco a pasta morbida). Sono ora 329 i prodotti tradizionali tipici campani, a fronte dei 455 della Toscana e dei 373 del Veneto che guidano la classifica, seguiti dal Piemonte con 358 e dal Lazio con 336. L’Irpinia dunque continua a farsi spazio a livello nazionale, aggiungendo altre tre specialità in un elenco dove già figurano, tra le atre tipicità locali, il liquore di castagne di Montella, la soppressata irpina, il cacio cavallo podolico, il pecorino bagnolese e il Carmasciano, l’olio extravergine di oliva Irpinia, lo spantorrone di Grotta, il torrone di Ospedaletto, la cipolla ramata di Montoro, il fico di San Mango, le mele chianella e chicchedda, la noce di San Martino e ovviamente il Tartufo Nero di Bagnoli Irpino. (di Antonietta Miceli)
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