Avellino – I sindaci del Pd affilano le armi per eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione dell’Alto Calore. In realtà sarebbero tante le ragioni per stare lontani dalla guida dell’ente: un deficit di diversi milioni di euro che va urgentemente risanato; una rete di condutture obsolete che favorisce la dispersione dell’acqua, proprio in questo periodo, in cui ogni goccia è preziosa; un management completamente da rifondare.
Ma l’ente resta il boccone più succulento per la politica irpina. L’assemblea dei sindaci si riunirà in prima convocazione lunedì primo settembre, ma sarà nel corso della seconda convocazione che i primi cittadini potranno eleggere il nuovo consiglio di amministrazione. Dovrebbe terminare la gestione di Donato Madaro, manager, eletto dai sindaci del centro sinistra nell’autunno scorso vicino a Giuseppe De Mita. Il condizionale è d’obbligo dopo le polemiche estive sul caso Alto Calore servizi. In realtà, il suo mandato, sarebbe dovuto terminare già a fine luglio con il risultato che per qualche giorno è sembrato che la società avesse due presidenti. Alla guida, era stato indicato Franco Maselli, ma Madaro è rimasto, saldamente, al comando.
In considerazione degli ultimi episodi anche se il Pd insieme a socialisti e Uduer ha un’ampia maggioranza, non sono da escludere colpi di scena. (di Oderica Lusi)
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