Alto Calore-Maraia, Ciarcia replica al parlamentare

0
360

Si riporta la nota dell’amministratore unico di Alto Calore Servizi Michelangelo Ciarcia, in risposta al comunicato dell’onorevole Generoso Maraia.

Puntuale, come la calura estiva, arriva l’intervento dell’on. Maraia contro Alto Calore Servizi S.p.A., principale oggetto della sua attenzione ed elemento prioritario delle sue interviste.

Venendo al merito dell’ennesimo intervento, si fa notare che questa Amministrazione ha effettivamente spiegato che quest’anno, a differenza dei precedenti, c’e una maggiore disponibilità di risorsa idrica ma, da un lato, non si e fatto cenno, perchè ampiamente spiegato e ripetuto tanto da essere ormai noto a (quasi) tutti, alia critica situazione delle reti idriche, di proprietà regionale e comunale, che, flagellate da innumerevoli rotture, non consentono una regolare erogazione idrica e, dall’altro, non si e potuto essere presaghi circa l’aumento esorbitante dei consumi registratosi nelle ultime settimane, considerate anche che, nel corso dell’ultimo mese e mezzo le temperature hanno spesso superato i 40 gradi, circostanza mai verificatasi in questo periodo.

A tal proposito, si parta inopinatamente di “presunti e mai verificati consumi anomali da parte dell’utenza” e si fa facile ironia sui riempimenti delle piscine, senza conoscere i fatti: immagini l’illustre parlamentare che ci sono Comuni nei quali, a fronte di un consume preventivato pro capite di 150 litri al giorno, si e passati a 880 litri a persona quotidiani.

Si considera che in Italia, proprio a causa della fatiscenza delle reti, la media dei consumi si attesta interne a 220 litri pro capite al giorno ma in diversi Comuni delle province irpina e sannita si raggiungono picchi mediamente pari a oltre il doppio rispetto all’anzidetto dato, già estremamente elevate.

Non si tralasci, inoltre, che oltre alle perdite tecniche esistono anche quelle commerciali, ossia consumi non registrati per effetto di furti, manomissioni o frodi, in virtù dei quali i prelievi di risorsa idrica sono effettivamente realizzati senza che vi sia la relativa fatturazione e senza possibilità di monitoraggio e controllo su comportamenti anomali.

La realtà dei consumi e un po’ più complessa di quanto semplicisticamente si ritiene!

A tal proposito, per quanto riguarda il Comune di Ariano irpino, per il quale il parlamentare ha una forte preoccupazione, invero condivisa da questa Amministrazione, nel corso dell’anno 2021, ossia in soli 6 mesi, si sono registrati ben 184 interventi di riparazione sulla rete idrica, ammalorata in molteplici punti e i consumi attuali sono di circa 320 litri pro capite al giorno.

E’ evidente che la situazione del Comune del Tricolle generi una fondata apprensione ma e altrettanto chiaro che le criticita derivano, senza alcun dubbio, proprio dalla condizione infrastrutturale della rete di distribuzione e dai consumi esorbitanti di queste settimane, cui sopra si e fatto cenno.

E’ sufficiente, pertanto, che l’onorevole Maraia non si allontani dalla sua cittadina per avere un quadro sintomatico dell’approvvigionamento idrico nei suoi aspetti più complessi e per avere conferma di quanto dichiarato da ACS: si chiede almeno un minimo di onesta intellettuale.

Rispetto alia cultura del sospetto, alimentata dal deputato, ci sono dati chiari, lapalissiani; al contrario, ove mai l’on. Maraia consideri quanto riferito una menzogna, ci sono tutti i mezzi, anche giudiziali, per accertare i fatti.

Ritornando all’argomento delle infrastrutture idriche, piace ricordare al parlamentare, considerate la sua predilezione per il tema acqua, che avrebbe potuto produrre, vista la posizione che occupa, uno straccio di proposta per migliorare la condizione delle condotte nell’Irpinia e nel Sannio o almeno per la sua Ariano Irpino, che ha una rete idrica tra le più estese della Campania ma vetusta e fatiscente, oltre che caratterizzata da ampi tratti posizionati nelle contrade rurali, ove si registrano le principali! criticità.

Al di la di qualche interrogazione, ancora una volta, sulla cattiva gestione di Alto Calore – un chiodo fisso – non si ha notizia di un emendamento, di una proposta di finanziamento in favore di questa Societa, in quanto ente gestore del servizio idrico o quantomeno del suo Comune, di un’iniziativa finalizzata a realizzare “un’inversione di tendenza”, come egli stesso ricorda nel recente articolo.

Oggettivamente deboli sono, poi, le argomentazioni relative alia presunta esosita delle bollette idriche rapportate al servizio erogato: e puro populismo, atroce quando alimentato da un parlamentare che preferisce la parola fine a se stessa rispetto ai fatti, come dimostra, tra I’altro, la considerazione sulla ripartizione della risorsa idrica tra Campania e Puglia, per la quale si invoca il superamento del protocollo di intesa, ritenuto iniquo ma avverso il quale non si produce, una volta di piu, nulla se non una manifestata indignazione, priva di risvolti concreti.

Le province di Avellino e Benevento meritano, senza alcun dubbio, il miglior servizio idrico possibile ma a tanto si può pervenire non attraverso la sterile polemica ma con azioni concrete, quelle poste in essere quotidianamente da ACS, attraverso i suoi tecnici che assicurano I’erogazione idrica in condizioni di straordinaria difficoltà, certamente non lenita dall’ennesimo articolo su un sito.di informazione.

Volendo cogliere l’aspetto positivo, si può affermare che tra ACS e l’on. Maraia ci sia almeno comunione di obiettivi, la continuità nell’erogazione idrica in favore dei cittadini e I’eliminazione del disagio alia popolazione ma c’e divisione sui mezzi per raggiungerli: da un lato, quello del parlamentare, le parole, dall’altro, quello di ACS, i fatti, ossia il lavoro continuo e costante per portare I’acqua nelle case della gente anche in mancanza di reti adeguate e quando i consumi sono esorbitanti.

Nell’auspicio che possa crearsi una comunione anche sugli strumenti da utilizzare, si assicura che Alto Calore fa tutto quanto nelle proprie possibilità per venire incontro ai cittadini.