Si riporta la controreplica di Massimo Passaro (I Cittadini in Movimento) ad Alto Calore Servizi.
E’ giusto sottolineare che la mia nota non giustifica gli sprechi d’acqua, quest’ultima deve essere utilizzata solo per esigenze primarie.
a. PRODUZIONE DI UNA NORMA AL CASO DI SPECIE.
Ritorniamo ai fatti di una vicenda grottesca in cui è lo stesso Alto Calore a scrivere della mancanza di una norma “…questa Amministrazione che chiede alla popolazione soltanto il rispetto delle regole, regole non necessariamente individuate da una precisa normativa ma dettate dal senso civico e dalla responsabilità”.
Dunque dinanzi al vuoto normativo, l’ente, decide arbitrariamente, di sostituirsi al legislatore, creando una norma ad hoc.
b. PRIVATEZZA (PRIVACY)
Ancora l’Ente afferma nella nota “come il legale possa immaginare che questa Azienda voglia utilizzare i droni senza aver acquisito le necessarie autorizzazioni”.
Importantissima è la informativa sulla PRIVACY. Siffatta norma è un argomento molto dibattuto tanto che sia lo Stato Italiano, che l’Unione Europea si sono proposti di rafforzare, sempre di più, la protezione dei dati e delle immagini fuori e dentro i confini dell’unione.
Ad esempio, fare una foto in un luogo privato può comportare il reato di interferenze illecite nella vita privata. Mentre chi fotografa qualcuno in luogo pubblico o in luogo privato aperto al pubblico, rischia di essere accusato del reato di molestie o disturbo alle persone.
Dunque una domanda sorge spontanea quali saranno le autorizzazioni che lo Stato e l’U.E. potranno aver concesso, ai fini della probabile violazione della privacy, all’ Ente per sollevarlo dal non commettere il reato ascritto agli articoli 615 bis e 660 del Codice Penale?
c. FURTO D’ACQUA
Il FURTO D’ACQUA è l’impossessamento abusivo dell’acqua convogliata nelle condutture dell’acquedotto municipale… tale comportamento va accertato non certo con i droni.
Sul punto l’Ente scrive testualmente “suscita meraviglia che nel momento in cui si voglia fare tutto quanto possibile per evitare disagi alla popolazione e furti di acqua, ci sia qualcuno che badi a questioni, onestamente, di minor rilievo..”.
Vorrei far notare all’amm.p.t. che l’eventuale spreco d’acqua non può essere affiancato al maggior reato di “Furto d’acqua” (perseguibile penalmente).
Neppure può essere considerata di minore rilievo il mancato rispetto della privacy da parte dell’Ente.
Nel caso di una violazione della privacy da parte della P.A., vi può essere da parte della U.E. unammonimento, un divieto temporaneo o definitivo fino ad unasanziona amministrativa. Altresì le persone possono richiedere un risarcimento se un ente pubblico non ha rispettato la privacy.
L’ amministratore p.t. farebbe bene ad impegnarsi insieme ai Comuni al ripristino delle condotte idriche cittadine e della provincia che oramai sono un colabrodo.
Tutta l’acqua sprecata, causa le condotte logore, è esso stesso un abuso della risorsa idrica, pagato dai contribuenti attraverso l’aumento delle tariffe.
d. RISPETTO DELLE NORME
Lo scrivente con la nota del 23.07.2021 ha prestato all’Ente una consulenza “Gratuita”, cercando di non esporlo, essendo già in dissesto, ad inutili richieste di risarcimento danni.
Nella nota di risposta l’ente non avendo argomenti giuridici a supporto taccia il legale di cercare un protagonismo mediatico. Questo palcoscenico lo lasciamo ai politici, a noi legali piacciono le aule di TRIBUNALE.
L’Ente chiede ad un Avvocato testualmente: “L’avvocato Passaro, più che badare a legittime ma pletoriche questioni relative al rispetto della legge, dovrebbe comprendere lo sforzo posto in essere da questa Società”.
Nella mia vita professionale ho sempre difeso i miei clienti disinteressandomi degli sforzi della controparte.Nella persecuzione (stalking) non ho mai compreso lo sforzo dell’indagato/imputato e nemmeno l’ho fatto nei reati di camorra, cercando di comprendere i malavitosi, meno che meno ho compreso gli sforzi di una PA che non rispetta il CdS – vedi ZTL – .
Lodevole è lo sforzo dell’ente nel voler evitare gli sprechi ma tale impegno deve essere perseguito nel rispetto della legge.
Concludendo si suggerisce all’ amministratore pro tempore (nominato dalla politica) che le azioni devono sempre rispettare le norme che non possono essere presunte ma reali.
Allo stato dei fatti nessun sindaco ha ancora emesso oppure firmato nessuna ordinanza che limiti ai cittadini l’utilizzo dell’acqua pubblica per emergenza idrica.
Dunque quanto detto in conferenza stampa resta solo una spettacolarizzazione di una politica vuota.
Ai cittadini ci si dovrebbe sempre rivolgere con toni pacati e non con toni intimidatori.
Pertanto è lo scrivente che invita la cittadinanza a voler utilizzare nel rispetto delle esigenze primarie l’acqua pubblica, riservandosi di segnalare eventuali violazioni della propria privacy.