Alto Calore, il Consigliere di Aiello: “All’assemblea è stata di scena la politica”

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Alto Calore

“Ieri sera all’assemblea dell’Alto Calore è stata di scena la politica, che non ha approvato il rinvio dell’aumento eccessivo delle tariffe idriche, facendo mancare il quorum; tale aumento peserà sulle economie delle famiglie a fronte di un servizio assai carente. Le responsabilità sono anche da imputare al management, che innanzitutto prima di ogni proposta di incremento avrebbe dovuto confrontarsi con i soci, non si sono tenuti presenti i mancanti impegni della Regione, e le azioni previste dal piano concordatario, che avrebbero comportato ad una riduzione dei costi con effetti di contenimento delle tariffe. Si ricorda che il piano di concordato prevedeva un aumento annuo del 3,5% nei quattro anni fino al 2027, contro un aumento del 9,94% nel 2025, del 9,93 nel 2026 e del 15,97 nel 2027, da evidenziare che è passato in silenzio un incremento del 5% già praticato sulle
bollette del 2024. Pertanto, nel mio intervento in assemblea ho riferito alcune pretese importanti da reclamare nei confronti della Regione, e precisamente:
-come riportato nel piano di concordato il prezzo di approvvigionamento dell’acqua ai subdistributori della Regione che non svolgono le funzioni di captazione e adduzione è di 0.21 euro a mc, mentre il costo di ACS, che svolge tali funzioni è 0,59 euro/mc: è una sproporzione di chiara evidenza-scritto nel documento-. Pertanto, non vi è alcuna perequazione anche con riferimento alla legge regionale 15/2015 che contiene tale principio. Questo avrebbe comportato un importante risparmio dei costi, basta solo pensare ai notevoli costi di energia.
-La Regione con delibera di Giunta n.565 del 31/11/22 deve corrispondere 49 milioni di euro nel periodo dal 2023 al 2027, per ristori ambientali della Regione Puglia per aver costruito la Galleria Pavoncelli Bis -spettanti alla ns provincia-, sono stati solo erogati ca 18,1 milione (da P.d.C.).
-Il subentro della Regione nella gestione dei siti di Cassano Irpino e di Baiardo comportano un risparmio di costi della energia e di quelli del personale e materiale, ma va detto che adesso l’Alto Calore deve acquistare l’acqua e che tale costo supera lo sgravio dei costi, insomma va spiegato anche a chi ha responsabilità politiche, che è la Regione a conseguire dei vantaggi.
Questi chiarimenti e pretese in Regione andavano fatte, e sicuramente si sarebbe trovato un accordo per ottenere i ca 4,5 milioni del 2025 necessari per annullare completamente l’incremento delle tariffe del 9,94% del 2025 e con effetti positivi sui prossimi anni. Non si comprende il motivo per il quale non sono state valutate queste situazioni da parte degli Enti deputati; e invece si paventa un possibile bonus: come, e quando; e poi è poco dignitoso alla nostra comunità, che da una parte già penalizzata di dover sostenere maggiori costi e dall’altra utilizza solo il 20% del potenziale idrico di 14000 litri al secondo.
Inoltre, la riduzione delle tariffe si può anche ottenere introducendo le azioni previste dal piano di concordato, ovvero maggiore recupero di crediti, ricavi aggiuntivi, risparmio di spese, e prevedere che una quota investimenti venga finanziata dal Ministero o Regione, visto che siamo in regime di PNRR.
In ultimo da osservare che nell’assemblea nessun riferimento è stato fatto alla strategia futuro, ma solo alla giustificazione degli incrementi delle tariffe, facendo acceso riferimento a schemi regolatori di Arera, tralasciando i punti sopra menzionati. Sarebbe stato auspicabile sentire che si prevede la sostituzione dei contatori con quelli digitali per una lettura immediata via web ed evitare anche la prescrizione biennale, investimento da realizzare pure a mezzo di finanza di progetto, procedere al cambio delle pompe obsolete che consumano molta energia e rivedere la struttura, prevedendo più tecnici e maggiore controllo del territorio con il risparmio graduale dei letturisti”. Così il Consigliere delegato del Comune di Aiello del Sabato, Ernesto Urciuoli.