Avellino – Il Dipartimento della Protezione Civile ha smentito ‘categoricamente’ la notizia della possibilità di aprire la discarica di Pero Spaccone ad Andretta, perchè “… destituita di qualsiasi fondamento”. La nota è giunta in serata dopo che in giornata – e a seguito del nuovo ‘niet’ dei sindaci dell’area vesuviana al Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso – si erano diffuse voci sempre più insistenti circa la prossima apertura di altre due discariche in Campania in alternativa a quella ‘congelata’ di Cava Vitiello, ovvero Macchia Soprana a Serre (già tra una decina di giorni) e – appunto – Andretta.
E’ da sottolineare come stamane proprio il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, sia stato convocato in Prefettura a Salerno per discutere, secondo alcuni, della riapertura di Macchia Soprana, sito ‘chiuso’ ma che secondo la Protezione Civile avrebbe ancora una capacitá di 170mila tonnellate di rifiuti.
Poi, in serata, prima della smentita ufficiale della Protezione Civile, la notizia – diffusa dall’agenzia nazionale Asca – secondo cui la discarica di Andretta sarebbe stata individuata come “… l’alternativa concreta all’apertura di Cava Vitiello”.
Questo uno stralcio dello spaccio: “La soluzione, secondo quanto Asca apprende da autorevoli fonti, sarebbe quella di aprire la discarica di Andretta, in provincia di Avellino. Il sito viene indicato nell’art. 9 del decreto legge poi convertito dal Parlamento (legge 120 del 2008) fra quelli eventualmente utilizzabili come discariche in attesa della costruzione dei tre termovalorizzatori della Campania (oggi è attivo solo quello di Acerra, nel napoletano, mentre dovrebbero partire presto i bandi per la costruzione di quello di Salerno e Napoli est). Nel comune irpino del Formicoso, l’area indicata come possibile discarica è una grande pianura non urbanizzata. Negli anni scorsi furono fatti i primi sopralluoghi e la zona venne anche recintata con filo spinato”.
Più tardi, la smentita – stavolta ufficiale – della Protezione Civile.