Grande successo ha riscosso l’incontro del candidato alla presidenza della Regione Campania, Antonio Bassolino: il Governatore ha voluto incontrare gli elettori dell’Alta Irpinia prima che il tour della campagna elettorale terminasse. E lo ha fatto facendo tappa a Bisaccia dove mancava dal lontano 1984: bagno di folla e standing ovation hanno accolto l’ingresso di Bassolino. In un pomeriggio piovoso, il governatore della Campania, di nuovo in corsa per Palazzo Santa Lucia, è tornato nei luoghi che lo hanno visto crescere politicamente ed umanamente. Dal 1971 al 1975 ha ricoperto, infatti, il ruolo di segretario della Federazione provinciale di Via Carlo Del Balzo, ma “la vera Irpinia è l’Alta Irpinia” – non si è trattenuto dall’ammetterlo, Antonio Bassolino, nel suo intervento, nel corso del quale non ha mancato di ripercorrere le strade della memoria, partendo, però, da un dato: “Non ero obbligato a fare una campagna elettorale piena di incontri d’ascolto perché potevo guardare con fiducia al voto. Sono stato io, però, a volere fortemente il contatto con la gente, con i territori per stimolare idee, ricevere osservazioni e anche critiche”. Il candidato presidente sa bene, infatti, che “le Istituzioni che non ascoltano sono fortezze, che lasciano fuori i cittadini”… Lo sa bene, perché resta, prima di tutto, un uomo tra gli uomini.L’ex giovane segretario comunista degli anni ’80 è ancora battagliero . Lo si capisce quando, prima di recarsi al Centro Polifunzionale, insiste per dirigersi prima in Piazza Duomo, scenario di tanti comizi, e poi al Castello. E ancora, chiede di rincontrare zì Annunziatina, che negli anni ’70 lo ospitava giorno e notte. Poi lo sguardo dal passato si volge al presente e al futuro: “Possiamo e dobbiamo andare avanti tutti insieme, utilizzando le risorse europee, rafforzando i progetti territoriali, integrando le risorse presenti”. L’attenzione del presidente è anche per le fasce deboli, con la promessa dell’approvazione, nella prossima legislatura, di una legge sulla dignità sociale. Un accorato appello, infine, affinché dall’Alta Irpinia parta un progetto nazionale di rinascita del Mezzogiorno, il cui pilastro fondante è rappresentato dalle nuove generazioni: “Questa è l’importante sfida che ci attende. I ragazzi sono la nostra ricchezza, l’unica potente spinta verso un Paese ancor più civilizzato”. Di qui il rigetto del disegno scellerato della devolution, che indebolisce e disunisce la nazione e l’invito veemente a credere nella possibilità di un domani migliore perché “noi siamo più forti, perché la coalizione di centrosinistra è oggi più coesa”. Un ultimo passaggio Antonio Bassolino lo dedica alla compagna Rosetta D’Amelio, il cui inserimento nel listino “non è soltanto un riconoscimento per le donne, ma anche e soprattutto un omaggio all’Alta Irpinia”. La platea s’infiamma e tutti applaudono in un abbraccio corale davvero toccante. Con lui al tavolo, oltre il sindaco di Lioni, il sindaco di Bisaccia, Marcello Arminio, il presidente della Comunità Montana Alta Irpinia, Gaetano Sicuranza, la presidente dei Piani di Zona Sociali, Rosa Anna Repole e il segretario della locale sezione dei Ds, Pasquale Gallicchio. Gli interventi, preceduti da un ballo tradizionale eseguito dal gruppo “La Frasca” in abiti caratteristici, sono stati affidati a Vincenzo Gambale, presidente dell’Azione Cattolica Diocesana, Lisa Tenore, volontaria dell’Associazione “Alcolisti in trattamento”, Ruggiero Cutillo, segretario provinciale della Cgil, e Concetta De Guglielmo dei PdZ. Tra gli altri, erano presenti in una sala gremitissima i candidati al Consiglio regionale Gerardo Adiglietti e Angelo Giusto per i Ds, Antonio Gengaro (Governo Civico) e Antonio Di Ninno (Rifondazione Comunista), l’ex presidente dell’Ato, Lello De Stefano, il senatore Angelo Flammia, nonché molti sindaci del comprensorio.
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