Alta Irpinia fuori dalle vie di comunicazione: la riflessione dei Ds

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Calitri – Nell’ambito del progetto denominato ‘corridoio otto’ è prevista e confermata la stazione ferroviaria ‘Irpinia’ nella zona dell’Ufita. Progetto ambizioso ed importante per lo sviluppo ed il rilancio della provincia di Avellino. Le scelte strategiche legate allo sviluppo determineranno, infatti, le linee guida del progetto occupazionale del futuro, in particolare condizioneranno le scelte degli imprenditori. Da qui prende spunto il segretario dei Ds di Calitri, Vito Lucio Paolantonio, che partendo dalla “… crisi economica che ha colpito le categorie sociali più deboli” ‘denuncia’ nel contempo un “… lento e inarrestabile processo di emigrazione che interessa tutto il mezzogiorno, in modo particolare le aree interne. E’ una assoluta priorità tornare a dare certezze allo sviluppo, al lavoro che in questi anni è stato esposto ad una continua riduzione di peso e considerazione, lavoro atipico, precario, discontinuo o a termine, bassa quota di occupazione femminile. E anche chi lavora non è più garantito per sempre”. Esempio emblematico della prospettiva tipicamente irpina proprio il distretto industriale di Calitri “… in itinere da tantissimo tempo e di cui a breve dovrebbe essere pubblicato il bando per l’assegnazione dei lotti. Tuttavia, ancora oggi non siamo in grado di avere la certezza del tempo necessario perchè ci sia la concreta possibilità di un incremento occupazionale e l’opportunità per tanti giovani di iniziare una vita lavorativa stabile. Lo sviluppo economico richiede arterie di comunicazione adeguate e funzionali. Il distretto industriale di Calitri non potrà garantire sviluppo, occupazione e crescita economica se non si interverrà per potenziare l’Ofantina, unica strada di collegamento tra Puglia, Basilicata e Campania. La scelta strategica del corridoio otto non interessa direttamente l’Irpinia orientale ed il distretto industriale calitrano e corre il serio rischio di morire prima di nascere se non saranno previsti interventi strutturali per il potenziamento dell’Ofantina. L’Alta Irpinia non usufruisce di strade ottimali per garantire lo sviluppo. La stessa Ofantina, ormai obsoleta, richiede urgenti interventi di miglioramento, è una strada molto trafficata, in molti punti pericolosa e stretta. Quanti imprenditori saranno disposti ad investire nel distretto industriale di Calitri senza adeguate arterie di comunicazione? Le scelte strategiche, in particolare quelle legate allo sviluppo, ci vedono penalizzati, ci vedono ormai fuori dalle logiche degli interventi strutturali per quel che riguarda le vie di comunicazione. Oltre al corridoio otto si parla esclusivamente della Contursi – Lioni – Grottaminarda. Sarebbe opportuna una grande mobilitazione istituzionale e politica per indirizzare e determinare le scelte strategiche di sviluppo che interessano l’Alta Irpinia. Il problema sviluppo ed occupazione è veramente serio. Oggi il distretto di Calitri è un occasione irripetibile, l’ultima. In una terra che da sempre vive con amarezza e dispiacere il dramma della disoccupazione e della emigrazione, bisogna mettere in campo una politica che concorra a dare soluzioni ai problemi, non si possono tradire le aspettative di tanti giovani”.

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