Alluvione del ’98: Santaniello omaggia il console americano

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Quindici – “La memoria è custode e tesoro di ogni cosa, parafrasando il grande Marco Tullio Cicerone, a cui viene attribuita questa massima, voglio recuperare, a nome della mia comunità, il ricordo, la riconoscenza, per quanti, nelle tragiche ore del dopo-frana, contribuirono a dare un filo di luce in quelle tenebre di fango e morte. Il senso di riconoscenza verso quanti, ‘gli angeli del fango’ contribuirono a liberare Quindici è incommensurabile, non può essere estrinsecato totalmente”. È quanto afferma il sindaco Liberato Santaniello per ringraziare, a dieci anni da quei terribili momenti, quegli Stati che non mancarono di sollecitare gli aiuti. “Non per questo, però, nel decennale di quei tragici eventi, possiamo sottrarci ad un atto di gratitudine, profondo e sentito, verso tutti. In particolare però, verso quegli Stati che hanno contributo alla rinascita del mio paese. – continua il sindaco – Come dimenticare quei militari della Us Navy, i loro canti, dopo ore di lavoro, la loro professionalità al servizio dei miei atterriti e sfortunati concittadini. Come archiviare la solidarietà del popolo statunitense, quel grande segno di attenzione che molti vollero leggere in tanti modi, ma che io leggo ed interpreto in uno solo: un profondo senso di fratellanza. Così,interpretando il sentimento dell’intera comunità quindicese, lunedì 23 giugno, sarà consegnata proprio da uno dei familiari delle vittime di quella tragica alluvione, un segno della nostra riconoscenza al Console Generale degli Stati Uniti a Napoli, J.Patrick Truhn.

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