Marco Imbimbo – La vicenda aveva alimentato molte accuse nei giorni scorsi, complice il clima da campagna elettorale in cui ogni argomento diventa utile per attaccare il proprio avversario, ma complice anche quella difficoltà di comunicazione, atavica, da parte di Palazzo di Città. Il malinteso, alla fine c’è stato, ma l’assessore alle politiche sociali, Teresa Mele, fa subito chiarezza: «Non c’è nessuna nuova assegnazione di alloggi comunali».
Nei giorni scorsi, dall’ente di Piazza del Popolo, avevano comunicato che, questa mattina, 17 legittimi affidatari avrebbero sottoscritto in nuovi contratti di locazione. Una notizia che ha portato vari candidati a sindaco a tuonare contro il Comune, a cominciare da Luca Cipriano che ha parlato di operazione da campagna elettorale e voto di scambio. In realtà, le 17 famiglie in questione sarebbero già in possesso di un alloggio.
«Quanto avvenuto stamattina non è altro che un atto consequenziale alla delibera approvata lo scorso novembre, in cui non si parla di alcuna nuova assegnazione di alloggi – sottolinea Teresa Mele – ma semplicemente dello spostamento di persone che già hanno una casa popolare e vanno trasferite in alloggi nuovi».
Ecco chiarito il malinteso, le 17 famiglie, secondo Mele, verrebbero semplicemente trasferite da un alloggio a un altro, per consentire al Comune di poter riqualificare o abbattere quelli vecchi: «Inoltre parliamo anche di una piccola parte – precisa Mele – perché il piano degli spostamenti prevede numeri più importanti, ma i lavori sugli alloggi nuovi sono terminati solo per una minima quota. Questo è un atto consequenziale a quanto già programmato dall’amministrazione a novembre».
Proprio per evitare incidenti di percorso in piena campagna elettorale, la stessa Mele aveva «chiesto la possibilità di poter pazientare e procedere agli spostamenti dopo il 10 giungo, in modo da evitare strumentalizzazioni da parte di qualcuno – sottolinea. Mi è stato detto, però, che, se avessimo lasciato vuoti gli alloggi, sarebbe sorto il rischio delle occupazioni abusive. Quindi poi si sarebbe dovuto procedere con gli sgomberi delle abitazioni e i tempi si sarebbero allungati».
Chiarito l’equivoco, dovuto a scarsa chiarezza di comunicazione da parte dell’ente o volontà precisa di strumentalizzare in campagna elettorale, l’assessore Mele prova a tranquillizzare tutti su questa vicenda, a cominciare da Cipriano: «Non c’è nessuna nuova assegnazione, ma ribadisco, parliamo di persone a cui è stato già affidato l’alloggio e che ora vengono spostate in altri case. Nella delibera di cui parlo, e che aveva ricevuto anche il via libera dalle commissioni consiliari preposte, si prevedeva la possibilità o di eventuali abbattimenti e ricostruzione di nuovi alloggi, perché alcuni sono fatiscenti, o di riqualificazione degli stessi. Per fare i lavori, però, è necessario spostare gli attuali inquilini».