Alleva illecitamente un cinghiale: sorpreso dai carabinieri

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Detenzione illecita di un esemplare vivo di un mammifero (specie cinghiale) che possa costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica: questo è quanto emerso all’esito di un controllo effettuato dai Carabinieri della Stazione Forestale di Sant’Angelo dei Lombardi.

Continua incessante in Irpinia l’attività dei Carabinieri per la tutela Forestale, Ambientale ed Agroalimentare al fine di garantire sicurezza e rispetto della legalità.

I militari operanti, nell’ambito di mirati servizi in materia di antibracconaggio, volti all’individuazione di detenzione illegale di fauna protetta, hanno rinvenuto in un recinto privato di Guardia Lombardi, un cinghiale femmina allevato illegalmente perché in assenza di documentazione attestante la provenienza.

Alla luce delle evidenze emerse, per l’anziano detentore scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

L’Autorità Giudiziaria, nel convalidare il sequestro dell’animale, indicava quale reato quello contemplato dall’art. 2 della Legge 150/1992, che in particolare sanziona chi detiene mammiferi appartenenti a specie pericolose per l’ordine e la pubblica e privata incolumità, come appunto sono considerati i cinghiali.

Al riguardo si segnala come il fenomeno della proliferazione dei cinghiali anche in Irpinia sia in aumento, sollevando notevoli problematiche e non ultime quelle connesse proprio all’ordine ed alla sicurezza pubblica.

L’attività posta in essere si inserisce in una vasta campagna mirata di controlli preventivi intrapresi su scala provinciale dal Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino in materia di antibracconaggio ed inquadrata nello specifico in una più ampia operazione denominata “Thunderbird”, avente portata internazionale, finalizzata a contrastare l’introduzione illecita di fauna a fini commerciali.