Emergenza ambiente in città, sale la tensione in vista del confronto di martedì in Prefettura con Asl e Arpac. Le associazioni ISDE – Medici per l’Ambiente, Salviamo la Valle del Sabato, ARCI, Avellino Enterprise, Info Irpinia, InLocomotivi, Laudato Si’, Legambiente Valle Solofrana, Libera, MoviMentiLocali per Tufo, Slow Food Avellino e TerritoRealmente scrivono al Prefetto Maria Tirone, al commissario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, e ai sindaci dell’hinterland.
“Avellino ha il livello medio di polveri sottili PM10 più alto in Italia (Rapporto Mal’Aria 2019 – Legambiente). Con un valore pari a 42 μg/mc, Avellino supera perfino Torino (41,9), Milano (39,8) e numerose altre città della Pianura Padana collocate in realtà ben più antropizzate e industrializzate”, si legge nella nota.
Tre le richieste avanzate nel documento: collocare una centralina permanente di rilevazione delle polveri sottili nei pressi del nucleo industriale di Arcella-Pianodardine, simile a quella già presente presso la scuola Dante Alighieri in via Piave ad Avellino.
Si chiede inoltre di presentare e sostenere in ogni sede istituzionale una revisione organica delle limitazioni all’immissioni di inquinanti nell’aria nella Valle del Sabato che tenga conto delle particolari condizioni orografiche e climatiche e che non sia limitato alle sole emissioni da traffico veicolare.
Il fronte del mondo associativo irpino chiede infine di istituire un tavolo permanente sulle polveri sottili con incontri di aggiornamento almeno trimestrale e con il coinvolgimento della comunità medica, scientifica e associativa per la valutazione degli effettivi impatti delle politiche intraprese e delle eventuali iniziative correttive.