Anche la nostra associata Novolegno di Avellino, insieme alla Fantoni Spa di Osoppo (UD), è tra le venti aziende italiane produttrici di pannelli in legno che parteciperanno venerdì 29 ottobre all’Action Day, manifestazione organizzata da EPF (European Panel Federation) che prevede la chiusura degli impianti per due ore, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli enti politici su un problema che da tempo affligge il mondo dei pannelli: l’utilizzo da parte degli impianti a biomassa di ingenti quantità di legno come combustibile, che porta a una scarsità della materia prima e ad un conseguente rincaro dei prezzi dei pannelli. È la prima volta che le imprese organizzano una manifestazione di questo genere per far fronte a un problema che quotidianamente sta diventando sempre più insostenibile per le industrie di pannelli ma anche per l’intera filiera del legno-arredamento. “Ci auguriamo che la manifestazione riesca a far comprendere agli enti governativi e agli organi politici che le sovvenzioni per usi energetici del legno devono cessare – afferma Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli – Confindustria . Le sovvenzioni concesse agli impianti per la biomassa causano una scarsità di materia prima che si traduce inevitabilmente in perdita di posti di lavoro nelle industrie di trasformazione del legno. Inoltre riteniamo che si debba privilegiare il riciclo del legno e limitare la termovalorizzazione ai prodotti legnosi giunti alla fine del ciclo vitale e quindi inutilizzabili per il recupero”. A causa della riduzione di disponibilità di legno si assiste a una crisi dell’industria dei pannelli truciolari e MDF. Conseguenza di questa carenza di materia prima è la difficoltà delle aziende di pannelli a rispettare i contratti di fornitura e a soddisfare la domanda. “Concordiamo – continua Fantoni – sulla necessità di investire sulle fonti di energia rinnovabile nel rispetto degli impegni assunti a livello europeo, ma non è accettabile che questo avvenga portando al brucio la materia prima vitale al nostro settore”. “L’obiettivo comune – conclude Paolo Fantoni – è che Commissione Europea e Stati membri eliminino gli incentivi statali per le centrali a legna e promuovano un utilizzo responsabile delle risorse lignee”.
Redazione Irpinia
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