Alex Gravina, nuovo blitz ad Avellino: “Trattativa Italpol al 98%. Peccato per Palermo”

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Un arrivo improvviso, per omaggiare la promozione del San Tommaso in Eccellenza. Allo stadio “Roca” ha fatto la sua comparsa Alex Gravina, in procinto di prelevare l’Avellino Calcio con l’azienda di famiglia Italpol Spa. «Mi trovo in città per questioni che riguardano la trattativa e sono stato invitato alla festa promozione», spiega Gravina a Irpinianews.

Una trattativa, quella per l’acquisizione dell’Avellino che «è a buon punto, Italpol preleverà il 90% della società». Intanto c’è da commentare anche la brutta sconfitta dei biancoverdi su un campo difficile come quello di Palermo. «Bisogna sempre provare a fare punti – sottolinea Gravina. Credevo potesse arrivare un risultato migliore perché la squadra sta giocando bene. Insomma poteva andare meglio». La trattativa, dunque, è in un fase avanzata, ma è presto ancora per dire da cosa dovrà ripartire il nuovo Avellino. «Prima di tutto speriamo di rimanere in B, altrimenti la vedo dura anche per il buon esito della trattativa».

Nessuna preoccupazione, invece, da un punto di vista dei conti, anche alla luce della querelle continua tra Comune e Avellino Calcio. «Non sono preoccupato – spiega. Anzi con il Comune non c’è alcun problema perché, se fino a poche settimane fa, avevamo un quadro chiaro al 95%, adesso lo è al 98%».

Nel corso delle sue visite ad Avellino, oltre a curare l’aspetto della trattativa, Alex Gravina ha più volte visitato le strutture sportive presenti in città, anche private, per gettare le basi del futuro Avellino. «La cosa più importante da fare è ripartire dai giovani – sottolinea. Qui non c’è un settore giovanile, quindi bisogna iniziare da questo se vogliamo diventare una grande squadra. Le basi solide sono queste, perciò noi puntiamo molto sul settore giovanile così come sull’organizzazione societaria. Il modo in cui è strutturata può garantire 5-6 punti all’anno».

Ad invitare e accompagnare Gravina alla festa del San Tommaso per la sua promozione, è stato Livio Petitto. «C’è un rapporto di amicizia tra me e la famiglia Gravina – spiega. Il compito di un amministratore pubblico, chiaramente, deve essere quello di favorire gli investimenti, soprattutto quando si tratta di gruppi imprenditoriali solidi come la Italpol del Gruppo Gravina. Oggi siamo a San Tommaso perché il loro progetto è molto ambizioso. Se la trattativa andrà a buon fine, e sono ottimista, sicuramente partiranno dal settore giovanile e dalle periferie. Ciò che per anni abbiamo portato avanti come amministrazioni comunali. Questo sicuramente favorisce lo sport di prossimità nei quartieri e avvicina le persone e i bambini allo sport, per distoglierli da altre attenzioni pericolose».

Lo stesso Petitto, però, sottolinea come non abbia alcun ruolo nella trattativa in corso tra i Gravina e la famiglia Taccone. «Non c’entro niente con la trattativa, mi preoccupo solo di far conoscere la realtà locale di Avellino. In quanto presidente del consiglio comunale, questo è anche un mio dovere istituzionale».