Lioni – Venerdi 25 aprile alle ore 22.00 gli attori del film “La seconda volta non si scorda mai” saluteranno il pubblico in sala, presso la Multisala Cinema Nuovo di Lioni. Il film è uscito nelle sale l’11 aprile, ed è in testa alle classifiche dei film italiani più visti.
Un bel giorno Giulio, giovane agente immobiliare di successo, rivede Ilaria, la sorella di un suo ex compagno di scuola, che visita un appartamento assieme ad un uomo molto più grande di lei: i due si stanno per sposare. Giulio è letteralmente folgorato dalla bellezza di Ilaria e il fatto che si stia per sposare proprio non gli va giù. Mentre siede alla sua scrivania, Giulio riceve una mail da Ilaria che lo invita a casa sua: convinto che la ragazza abbia un interesse per lui, si precipita all’appuntamento e in effetti tra i due scoppia la passione. Ma nella dominante confusione dei sentimenti che coinvolge tutti, Giulio proprio non ci si ritrova e per riprendersi dalla scoperta che suo padre ha una giovane amante russa e sua madre si è invaghita di un suo allievo, non sarà sufficiente neanche sapere che Ilaria è perdutamente innamorata di lui ed è disposta a rinunciare alle certezze del matrimonio…
Considerazioni di ALESSANDRO SIANI
Nella Napoli d’oggi tutto sembra surreale. I vigili sono biodegradabili, appena cadono due gocce d’acqua, scompaiono. Ormai a Napoli ci sono talmente tanti problemi che si sciopera su tutto. Ieri durante un corteo ho notato che i manifestanti mostravano uno striscione completamente bianco: non c’era scritto niente sopra. Al che io, curioso, ho chiesto: “Perchè questo striscione è bianco?”. E un manifestante mi ha risposto: “Guaglio’ sono talmente tante le cose che, camminando camminando, ci viene a mente.”
Per la prima volta nella storia di Napoli con il problema dell’immondizia il popolo non c’entra niente. Perché, che cosa fa il napoletano? Prende il sacchetto, e come lo prende così lo butta. Semplice! Ta. Ta. Quindi il problema dell’immondizia non è del popolo. Quando è venuto Bertolaso a Napoli infatti ha detto: “Da domani toglieremo l’immondizia da Napoli. Niente di meno il giorno dopo non ci steva chiù nessuno a Palazzo S. Giacomo.” In questa Napoli surreale l’unica cosa vera è l’amore. Né bandiere né accenti, l’amore è amore. Il nostro protagonista anche vivendo in questa complessità, riesce ad avere un’emozione semplice. Si è innamorato e lui lo esprime così: “Mi hai fatto innamorare. Io non mi sono mai fatto, ma da quando mi sono innamorato, lo sembro. Mi viene voglia di spaccare il mondo, di sfidare quello che agli umani non è permesso, mi viene voglia di osare, di sognare ad occhi aperti e… di realizzare ad occhi chiusi. Senza pensare agli altri, al loro giudizio. Vorrei prima incontrarti all’alba a Roma, poi in una piazza di Genova e poi sorprenderti mentre prendi un semplice caffé. Hai cambiato la luce, i colori, hai reso opaco tutto quello che non ci riguarda, ma contemporaneamente hai illuminato i tuoi passi, le tue parole, i tuoi gesti, il tuo respiro: un arcobaleno che finisce sulla punta del mio naso.”
Giulio ha vissuto una cosa che è rarissima, ma che ha un fascino straordinario, quello di aver avuto un colpo di fulmine, due volte, inconsapevolmente, per la stessa donna. La prima volta era un sentimento novello, però già capace di lasciare un’impronta, un codice, e solo loro due conoscevano i numeri della combinazione.
Quando Giulio e Ilaria si incontrano ad una festa, immediatamente si ritrovano, e scoprono che anche se sono passati moltissimi anni e ciascuno di loro intanto ha avuto la propria vita, non hanno perso la loro complicità. Ma poi è la vita a complicare tutto con le sue regole, le sue consuetudini… Ma nell’esistenza di ciascuno di noi credo che ci possa essere sempre una seconda vita, che suona quasi come una possibilità. Quindi la seconda volta può avere un sapore più maturo e più profondo, di una prima volta qualsiasi.
E’ in seguito a questo ragionamento che Giulio si rivolge a Ilaria e le dice: “La seconda volta non si scorda mai.”
NOTE DI REGIA
Oggi, contrariamente a quanto avveniva un tempo, i comici si dirigono da soli. Questo sicuramente li garantisce sul controllo totale del proprio lavoro, ma comporta anche una serie di innegabili inconvenienti: la mancanza della necessaria oggettività nei confronti di se stessi attori, un’ eccessiva dose di autocompiacimento che spesso conduce fuori registro la recitazione e l’inevitabile egemonia dei collaboratori “tecnici”, direttore della fotografia in testa, che finiscono per prevalere sulla visione generale del film. Alessandro Siani, fino a questo momento, ha capito invece la necessità del rapporto dialettico tra l’attore comico, che non si limita a produrre risate, e il regista. Sulla base di tale dialettica, dopo “Ti lascio perché ti amo troppo” che ottenne un buon successo, prosegue la nostra collaborazione. Come il timoniere di un’equipe di canottaggio, che ha a disposizione un ottimo capovoga, ho diretto Alessandro Siani in “La seconda volta non si scorda mai” valorizzando la sua comicità, ma anche le sue doti di attore. Siani ha un’eccezionale capacità di recepire e interpretare gli aspetti della realtà, che lo circonda (che non è solo napoletana). E’ un catalizzatore della commedia umana in grado di assorbire tic, atteggiamenti, linguaggi della più svariata umanità e metterli immediatamente a disposizione del regista attraverso uno stile incisivo e personale. Dalla prima esperienza cinematografica fatta insieme, Siani ha colmato totalmente il fossato che divide il cinema dalla comicità da palcoscenico, grazie alla quale si è formato. Tutti gli attori del cast, a partire da Fiorenza Marchegiani, passando per la compagine napoletana con Clara Bindi, Enzo Decaro, Sergio Solli, e quella toscana con Marco Messeri, Paolo Ruffini, arricchiscono il film della loro esperienza professionale con pregevoli ed esilaranti interpretazioni. Un discorso a parte merita Elisabetta Canalis, che pur avendo una buona esperienza di set televisivi e cinematografici, nel ruolo di Ilaria, avvocatessa e madre, è una vera rivelazione. Bella, convincente, spiritosa, ma soprattutto… possibile.
I PERSONAGGI
Giulio Terracciano – Alessandro Siani
C’è sempre per tutti una seconda volta in amore. E spesso capita che le circostanze la rendano ancora più speciale e unica della prima. Giulio ha vissuto una cosa che è rarissima, ma che ha un fascino straordinario: un colpo di fulmine, due volte, inconsapevolmente, per la stessa donna. Giulio ha trent’anni. Lavora nel mattone. Vende e compra case, crede nell’amore, ma finché non ha rivisto Ilaria, non è stato capace di amare nessun’altra donna. Fortunatamente Giulio l’ha incontrata di nuovo dopo molti anni ad una festa ed ha provato a riconquistarla.
Ilaria Fiorito – Elisabetta Canalis
Quando Giulio studiava con suo fratello, Ilaria era piccola, amava il circo e le piaceva imitare i giocolieri. Oggi è praticante, non presso gli Orfei, ma in uno studio legale. Per lo più i suoi assistiti sono cinesi, filippini, africani, extra-comunitari, insomma. Vive da sola con la figlia di un anno. Il suo attuale compagno, l’avvocato Alberto Ridolfi è il titolare dello studio nel quale lavora. Non sa se se il suo è amore o più semplicemente voglia di certezze, comunque lui la ama alla follia e vuole sposarla. Ilaria ci sta pensando seriamente…
Alberto Ridolfi, avvocato – Enzo Decaro
Chiunque potrebbe innamorarsi di una come Ilaria. Bella, intelligente, simpatica. E poi se è anche ragazza madre, poco importa, anzi, una ragione in più per starle vicino e proteggerla. L’avvocato Ridolfi ha cinquant’anni, una ventina d’anni di differenza, ma è giovanile e affascinante. E’ divorziato e appena avrà trovato la casa giusta, sposerà Ilaria. Sempre che lei non ci ripensi.
Marisa e Nicola Terracciano – Madre e padre di Giulio – Fiorenza Marchegiani e Sergio Solli
Geometra lui, professoressa lei. Sono una coppia ossidata, anzi arrugginita, ma tendenzialmente unita, o almeno così appaiono al figlio che vive con loro. Nicola è tuttora un padre severo che impone ferme regole domestiche, si dedica al lavoro e alla sua collezione di francobolli russi. Marisa insegna storia, gestisce la casa e dà ripetizioni di Risorgimento a un suo alunno ripetente. Giulio è convinto che sia questo il regolare andamento della sua famiglia, ma proprio quando meno se lo aspetta, scopre che le cose non sono come appaiono. Il padre di russo non ha soltanto una collezione di francobolli, ma anche una giovane amante, mentre le lezioni di sua madre sono più sentimentali che risorgimentali.
Chiara Terracciano – Miriam Candurro
Quando non si riesce a reagire alle difficoltà spesso si scappa, e la sorella di Giulio da due anni è scappata da Napoli e dalla famiglia. Vive ad Arezzo, dove lavora anche. E’ fidanzata con Filippo Guidoni, nipote del Vescovo, un ragazzo tanto serio da diventare spesso noioso. Ma è anche un po’ “grullo”…
Monsignor Guidoni – Marco Messeri
Se Chiara si sposasse ad Arezzo con Filippo, Monsignor Guidoni diventerebbe suo parente. L’alto prelato è un’integralista cattolico che parla con altisonanti frasi in latino e in ogni circostanza non perde occasione di pontificare e lanciare strali contro i peccatori. Nella coda della sua visita pastorale a Napoli, si reca in visita dalla famiglia Terracciano e prima di fuggire da lì è costretto ad invocare l’esorcista per salvare le loro anime impure.
Mario Saggiamo – Francesco Albanese
Il miglior amico di Giulio è stato lasciato dalla moglie e vuole suicidarsi. Perseguita i compagni di classe, compreso il suo amico. E’ fuori di sé quando si presenta da Giulio insieme alla suocera, vuole vendersi il garage, la cantina e l’appartamento dove vive con la moglie. Affida il mandato all’agenzia di Giulio. Ma Giulio ha altri problemi…