L’infortunio di Bonora, le triple di Belinelli e la contemporanea vittoria di Roseto condannano Avellino. Ormai è sempre più buia la situazione biancoverde, manca solo la matematica a condannare la pessima stagione dei lupi irpini. Impensabile poter vincere a Bologna, ma per due quarti e mezzo, fino all’infortunio di Bonora, la squadra avellinese aveva comandato il gioco. Il play biancoverde è poi andato ko per un problema al dito, la squadra si è smarrita, consentendo il recupero ed il sorpasso dei padroni di casa. Sono venuti fuori i valori ed i campioni, che Bologna ha a differenza della troupe bioncoverde. Aggiungiamoci anche l’assenza di Bobbit, rientrato in america per un presunto lutto in famiglia, che probabilmente costringerà Avellino a fare a meno del giocatore fino alla fine della stagione. Al momento sembra difficile pensare ad un suo ritorno. Nei giorni scorsi il giocatore aveva mostrato malumori. Ritornando al match di Bologna ci sono da registrare le buone prove di Young per i primi 30’minuti, Prato e Dorkofikis. Male Brown che ha subito la forza fisica di Watson e l’agilità di Lorbeck. La vittoria di Roseto contro Reggio Emilia ci lascia amareggiati, ma non deve sorprendere. La squadra di Caja, già la scorsa giornata vicina alla vittoria contro Napoli, affrontava un team che non aveva molto di più da chiedere al campionato, avendo da tempo raggiunto la salvezza e non potendo raggiungere la zona play-off. Inoltre Roseto gioca bene e tutti gli uomini danno l’anima quando scendono in campo. Martinelli, dirigente rosetano, ha annunciato il ritorno di Flores per martedì prossimo. C’è tanta delusione in casa irpina, non tanto per la sconfitta di domenica al Paladozza contro la F scudata, quanto per le occasioni buttate al vento nelle precedenti settimane. Partite come quelle contro Teramo e Cantù, Roma sono state perse quando erano da vincere, ora c’è solo da mangiarsi le mani. Mollare di botto sarebbe sbagliato da parte dei giocatori, perché mancano ancora sette partite e tutto è possibile in uno sport strano come la pallacanestro. Nel sabato prepasquale l’armata Brancaleone di coach Capobianco scenderà in campo contro Napoli. Un derby tutto da vivere soprattutto per i tifosi, i quali sperano di poter festeggiare almeno la vittoria contro i cugini partenopei. Gli original fans, il gruppo della tifoseria più acceso, meriterebbero un premio per essere stati sempre vicino alla squadra, per aver macinato centinaia e centinaia di chilometri, ritrovandosi però sempre ad ingoiare bocconi amari. Una vittoria contro Napoli ripagherebbe in minima parte i loro sforzi. In questo periodo la squadra del presidente Maione ha subito un calo sia fisico, che dal punto di vista del gioco. Sabato scorso contro tutti i pronostici ha preso in casa una sonora batosta da una super Siena. Vincere non è impossibile, anche se l’esperienza di quest’anno ci ha insegnato a non dare le cose per scontato, L’Air in questa balorda stagione ha avuto il brutto vizio di rilanciare tutte le squadre che vivevano periodi di difficoltà. Inutile dire che vincere sarebbe importante per ritornare a sperare in una salvezza ormai lontana. Sulle condizioni di Bonora e sull’eventuale ritorno di Bobbit ne sapremo di più in questa settimana. (Giovanni La Rosa)
CLIMAMIO-AIR 87-74
Climamio: Garris 13, Belinelli 11, Mancinelli 2, Ress 6, Bagaric 11, Becirovic 17, Diawara 3, Lorbek 14, Watson 10. N.e. Rombaldoni, Bruttini, Diviach.
All. Repesa
Air: Bonora 4, Prato 13, Mutombo, Brown 14, Dorkofikis 13, Young 21, Toure 7, Monti 2. N.e. Perrotta, Abbandonato.
All. Capobianco
Arbitri: Cerebuch, Corrias, Capurro (di Giovanni La Rosa)