Avellino – Verso la costituzione del coordinamento provinciale finalizzato a preparare l’assemblea costituente del partito democratico. Margherita e Ds provano a raggiungere l’intesa sul piano politico ed amministrativo in vista della composizione del gruppo unico, ma sulla crisi al Comune le posizioni sono ancora distanti. “L’idea del coordinamento a me sembra opportuna – afferma Gerardo Adiglietti , segretario cittadino Ds – ma sulle questioni che hanno portato il sindaco Giuseppe Galasso a dimettersi non abbiamo registrato passi in avanti. Se il problema del tunnel è soltanto il vizio di comunicazione nei confronti della pubblica opinione, come hanno affermato il sindaco e la Margherita, noi non ci saremo, perché riteniamo che l’argomento debba essere discusso in modo diverso. Analogo ragionamento anche per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, rispetto al quale noi abbiamo proposto una soluzione che, esattamente come la questione legata al tunnel, non è stata discussa. A me dispiace –aggiunge Adiglietti – che la Margherita continui a ritenere che la reintegra dei nostri assessori sia sufficiente per far rientrare la crisi, semplicemente perché non vi è alcuna attinenza tra le due cose. Gli assessori, del resto, non hanno firmato per l’accettazione del nuovo incarico, perché sono in attesa del chiarimento politico sui problemi della città. Se dovessero giungere segnali chiari dal sindaco noi risponderemo con lealtà e senso di collaborazione per risolvere la crisi, diversamente rimarremo sulle nostre posizioni”. In merito all’aumento delle aliquote irpef, Adiglietti ha precisato che la posizione di Ds e Margherita convergono, ma occorre, anche qui, un chiarimento prima della riunione del consiglio. “Noi chiediamo – precisa Adiglietti – che il consiglio recepisca le linee individuate dalla finanziaria, riguardanti l’esenzione o la riduzione dal pagamento delle tasse per i nuclei familiari numerosi, per quelli composti da diversamente abili e via di seguito. Il criterio secondo il quale si vorrebbe favorire i nuclei familiari che dichiarano un reddito fino alla concorrenza di ventimila euro non mi sembra giusto, perché premierebbe anche gli evasori. Non è scontato che il consiglio approvi la determinazione assunta dalla giunta comunale. Sinceramente a me sembra irrituale che si possa andare in consiglio per discutere di queste cose con una crisi in atto, pertanto mi auguro – conclude l’esponente Ds – che la verifica venga chiusa prima del consiglio”.
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