Acs – Per il dopo Maselli il PdL punta i piedi: c’è D’Ercole

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Avellino – Domani, 28 luglio, si decide il futuro dell’Alto Calore Servizi Spa. L’assemblea dei soci-sindaci dell’Ente di corso Europa di Avellino si riunirà, in seconda convocazione, nel pomeriggio per approvare un ordine del giorno che non dovrebbe subire variazioni ed inversioni. La revoca dell’attuale Consiglio di Amministrazione, dunque, resterà al terzo punto e verrà discussa dopo il bilancio e le modifiche statutarie.

Se la nota del coordinatore provinciale del Pd, Caterina Lengua, è stata accolta con prevedibile distacco e con altrettanta diffidenza – da Maselli il centrodestra si aspetta le dimissioni protocollate e non mere espressioni di volontà – è pensabile a questo a questo punto che più semplicemente si andrà alla conta.
Sullo sfondo, dunque, resta la partita nella partita del centrodestra alle prese con la scelta del dopo-Maselli. Ammesso che PdL e UdC siano in sede assembleare con numeri e forze sostanzialmente equivalenti, la soluzione che appare più probabile è quella di un CdA composto da due componenti espressione di ciascun partito e da un Presidente condiviso e dal profilo tecnico. Ma se si andrà alla prova di forza tra le due anime del centrodestra irpino, a spuntarla sarà lo scudocrociato e, con buona probabilità, a salire sullo scranno più alto dell’Acs il sindaco di Montemiletto, Eugenio Abate, che nel corso di questi mesi ha capitanato la pattuglia UdC in assemblea.
Nel caso in cui, invece, dovesse prevalere lo spirito di coalizione tra PdL e UdC, allora non vi sarebbe alternativa al nome dell’ex capo dell’opposizione in Regione Campania, Franco D’Ercole, figura quest’ultima che testimonierebbe discontinuità rispetto alla gestione precedente e sottolineerebbe che la tanto criticata posizione di subalternità da parte del PdL nei confronti dei centristi, di fatto, non sussiste.

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