Acs e Teatro, i revisori dei conti danno il via libera: dopo Pasqua, maratona in Aula

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Marco Imbimbo – A Palazzo di Città si prova ad accelerare per mettere al riparo il futuro del Teatro “Carlo Gesualdo” e di Avellino Città Servizi. Questa mattina, il collegio dei revisori dei conti, ha preso visione dei documenti contabili delle due controllate dal Comune, dando parere favorevole. Da un lato c’è il piano di liquidazione del Massimo cittadino, preparato da Marco Chiauzzi, dall’altro il piano di ricapitalizzazione di Acs, redatto da Giovanni Greco. Tutti documenti che dovranno passare all’esame dell’Aula per il definitivo via libera e, dati i tempi tecnici necessari, se ne parlerà dopo Pasqua.

«I revisori hanno dato parere favorevole sulla liquidazione del teatro – spiega l’assessore alle Finanze, Maria Elena Iaverone. Anche sull’Acs si sono espressi positivamente anche se in questo caso, al momento, non serviva un loro parere in quanto è solo un’apertura di un capitolo precauzionale per l’eventuale riconciliazione».

La pratica relativa all’Acs, con la proposta di ricapitalizzazione, dovrebbe arrivare in giunta domani (giovedì 29 marzo), per poi essere inviata al consiglio comunale. Mentre quella sulla liquidazione del teatro è già pronta, mancava solo il visto dei revisori dei conti. «La ricapitalizzazione che arriverà in Consiglio – prosegue Iaverone – avrà invece bisogno del parere del collegio dei revisori». Si tratta di una formalità dato che, nella mattinata di oggi, il collegio ha già visionato la pratica e risposto positivamente, quindi non dovrebbero esserci sorprese.

Dopo Pasqua, le due pratiche, potranno iniziare il loro iter amministrativo passando per la commissione bilancio, poi in conferenza dei capigruppo e, infine, approdando in Consiglio comunale, organo deputato a dare il via libera ad entrambe. Si prospetta una seduta unica per entrambe le pratica, in da chiudere definitivamente le due vicende che si trascinano da anni. Inoltre il tempo a disposizione comincia a ridursi drasticamente. Le prossime elezioni dovrebbero tenersi il 10 giugno e, 45 giorni prima da questa data, l’ente di piazza del Popolo entrerà nel regime della gestione ordinaria.

«Nella ricapitalizzazione – prosegue Iaverone – viene destinata la somma che è uscita dal prospetto della riconciliazione tra debiti e crediti. Quindi si tratta di una cifra che riteniamo di mettere a disposizione in via precauzionale. Così come abbiamo fatto per la perdita del teatro, lo faremo anche per l’Acs, poi potrebbe risultare anche maggiore rispetto alle esigenze».

Completate queste due fasi, si potrà pensare al futuro delle due controllate. Per l’Acs il discorso è più semplice perché, la ricapitalizzazione, servirà proprio a scongiurarne il fallimento, ipotesi questa remota, ma pur sempre esistente. Per quanto riguarda il Massimo cittadino, invece, la liquidazione serve a chiudere la partita con il passato. Il futuro più immediato vede la gestione biennale affidata al Teatro Pubblico Campano, ma la convenzione andrà modificata, prorogando la scadenza fino al 31 luglio 2010, visto che l’attuale stagione è ormai terminata e il Tpc ha vinto un bando che ne prevede due.

La prossima amministrazione, invece, dovrà concentrarsi sulla formula giuridica da affidare al “Carlo Gesualdo” e su come andrà gestito, una volta terminata la convenzione con il Tpc.

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