Acqua, Giordano (SeL): “De Stefano sabotatore dell’interesse pubblico per garantire il privato”

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Giancarlo Giordano
Giancarlo Giordano

Giancarlo Giordano, deputato di Sel e consigliere comunale di opposizione al Comune di Avellino, entra a gamba tesa sulla legge regionale di riforma del sistema idrico integrato e sull’aggregazione ormai partita tra Alto Calore e la sannitica Ge.se.sa, contestando l’operato di Raffaello De Stefano e stigmatizzando i colloqui a porte chiuse tra i sindaci ed l’A.D. di Ge.Se.Sa. Piero Ferrari:

“Sulla gestione dell’acqua si sta raccontando la favoletta che il privato può efficientare il servizio e appianare il debito, lì dove ha fallito il pubblico. Raffaello De Stefano ha fallito e si iscrive nella lista dei sabotatori dell’interesse pubblico per rendere l’Alto Calore appetibile al privato. Ogni volta che Ferrari parla evidenzia quanto De Stefano sia stato poco bravo nel suo compito. Per tre anni è stato pagato con soldi pubblici per efficientare e ottimizzare Alto Calore. Perché non si è ancora dimesso visto che ammette di avere tra le mani un bilancio inquietante?”

Giordano sottolinea una mancanza di trasparenza:

“La trasparenza è una pratica quotidiana che certo non passa per la chiamata, a piccoli gruppi, dei sindaci per riunioni informali. Chi ha dato tale mandato a De Stefano? Chi ha affidato a Ge.se.sa la possibilità di avviare una diligence su Alto Calore? Perché non è stata data anche ad altri? De Stefano si sta affidando ad una società a cui dà un appalto, per un importo di 1 milione e 600mila euro di recupero crediti, senza fare un gara ad evidenza pubblica. Stesso discorso per il bando di “Garanzia Giovani”: l’Alto Calore è stato usato come un ente privato senza obbligo di costruire una graduatoria. Per non parlare di alcuni simpatici incarichi dati a figli di padri noti. Di tutto questo chiederò conto a De Stefano in consiglio comunale. Lui avrebbe dovuto fare gli interessi pubblici, invece ha lavorato per sabotarli e renderli così appetibili al privato”.

“C’è un referendum da rispettare – conclude l’onorevole di Sel – La favoletta per cui se arriva il privato si risolve tutto, è smentita dai fatti. Questa è la linea su cui ci muoveremo.”

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